Luca è il ragazzo innocente ucciso la settimana scorsa in mezzo alla strada a Milano.
Luca è stato ucciso con un camioncino ai 120 all’ora. Condotto da ubriaco oltre 1,5g/L di alcolemia.
Al telefono cellulare.
Con la patente appena restituita dopo sospensione, guarda un po’, per guida in stato di ebbrezza.
Ma non solo da un ubriaco al cellulare a 120 all’ora è stato ucciso Luca. Luca è stato ucciso dai portali news e le riviste di automobilismo che aizzano i lettori contro i controlli sulle strade.
Luca è stato ucciso dallo strapotere di quelle associazioni di commercianti che si strappano le vesti appena si parla di voler calmare la circolazione automobilistica a Milano, che è completamente fuori controllo.
Luca è stato ucciso dai comitati di quartiere “no alle multe“. Luca è stato ucciso dalle petizioni “targhiamo i ciclisti”.
Luca è stato ucciso dalle class action ad intasare di ricorsi gli uffici pubblici. Luca è stato sì – ucciso – in ultimo effetto da un ubriaco marcio, al cellulare, 50km/h oltre i limiti.
Ma il mandante è il cittadino che oggi chiede “lanciafiamme” e “buttate la chiave” per il suo assassino, e ieri metteva “la faccina grrr” all’articolo online sui nuovi autovelox e alcool test a tappeto.
Ciao Luca, un altro ucciso innocente in mezzo alla strada.