Biglietto unico bus e metro che vale per tutto il giorno.
TORINO – Dal 26 al 29 dicembre a Torino si viaggerà sui mezzi pubblici urbani e suburbani, metro compresa, con un biglietto valido tutto il giorno. È una delle misure anti-smog assunte dal tavolo dei sindaci della Città Metropolitana. Un biglietto di corsa semplice basterà anche sui servizi extraurbani di Gtt e di ExtraTo a Carmagnola, Pinerolo e Ivrea; per i servizi ferroviari e gli altri di ExtraTo il biglietto di andata varrà anche per il ritorno purché utilizzato nello stesso giorno.
La misura del Comune più inquinato d’Italia contro lo smog appare come una presa per i fondelli. Una misura che possa ottenere dei risultati concreti potrebbe essere quella delle targhe alterne, che sono state introdotte a Roma, ed estenderla a due settimane, con blocco totale della circolazione nei giorni di venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 gennaio (Milano va verso questa direzione). E “i commercianti sul piede di guerra” che si diano una calmata, perché se la classica madama col suv bianco non parcheggia davanti al negozio, ma può venirci solo a piedi o in pulman, forse, conviene pure al commerciante e al futuro di suo figlio.
A Torino la media dei singoli spostamenti in automobile giornalieri è di 1,5 km/persona. Il ché vuol dire che, al netto degli spostamenti più lunghi, moltissima, forse metà della gente prende la macchina per percorrere 500 metri. L’unico modo per educare questa massa di ignoranti, ognuno che si ritiene nobile eccezione, è quella di un atto di imperio, con intransigente applicazione delle sanzioni. La giunta comunale deve trovare coraggio, mettendo in campo riforme strutturali ed epocali per l’educazione civica e specificamente contro l’inquinamento.
Ci si chiede a questo punto come sia possibile che la stessa classe dirigente che guida il capoluogo da più di vent’anni possa pedonalizzare il centro, mettere in campo una ztl efficace ed efficiente: non vigliacca, ma sempre attiva. Come possa potenziare la rete dei trasporti, magari lasciando regolare al mercato concorrenza e prezzo del biglietto, permettendo l’ingresso in campo di una compagnia di trasporti privata. In definitiva: come possa cambiare l’etica di una città totalmente compromessa a livello di salute. Una città dove ogni anno sono otto centinaia i decessi direttamente derivanti dallo smog.
L’augurio è che questo sia un Natale coscienzioso che possa mettere perlomeno il tarlo del dubbio nelle teste dei nostri amministratori, affinché non si riparino più dietro l’eccezionalità delle condizioni atmosferiche per proporre invece le riforme epocali di cui la città necessita. Perché, per tornare al discorso delle eccezioni, Torino non è un’eccezione nel suo contribuire al riscaldamento globale del nostro pianeta, in quanto ottava città più inquinata del globo.