PADOVA – Martedì scorso, verso mezzanotte, il treno che percorreva la linea ferroviaria Brescia – Padova è stato costretto a fermarsi a causa di un suicidio sui binari.
A bordo del convoglio viaggiava Caterina Simonsen, la ragazza padovana affetta da 4 rare malattie genetiche, costretta a rimanere attaccata ad una bombola d’ossigeno per respirare.
A causa della fermata non prevista del treno, l’ossigeno all’interno dell’apparecchiatura è venuto così a mancare, e a quell’ora non era possibile chiamare la Croce Verde.
Caterina ha raccontato tutto sulla sua pagina Facebook: una persona si getta sui binari, il convoglio si ferma, l’ossigeno si esaurisce. Il capotreno chiama il 118 ma l’ambulanza della Croce Verde non può spostarla fino a Padova, quindi la ragazza finisce ricoverata in ospedale a Brescia, per trascorrere la notte, in attesa, martedì mattina, di essere riaccompagnata in ambulanza a Padova.
La giovane, autrice anche di un libro, “Respiro dopo respiro”, che racconta la sua storia, è nota per essere divenuta bersaglio degli animalisti a causa della sua campagna pro-sperimentazione animale.