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TORINO – Una marcia per la legalità in corso Vercelli, una crocevia malfamato della Barriera di Milano, che si snoda dall’autostrada Torino-Milano, fino al centro-città. Barriera è un quartiere tra i più “a rischio” della città, popolato di bande rom e con un alto tasso di criminalità e disservizi pubblici: mal fornito dai mezzi di trasporto e illuminato insufficientemente, centro di continui spacci di stupefacenti.
Questa è la situazione che spinge i residente puliti ed onesti ad organizzare, gioco forza, delle ronde. Domenica in quaranta hanno affrontato questa silenziosa marcia per la legalità, trovandosi in corso Vercelli angolo via Desana. In prima fila pensionati e mamme, non certo dei violenti o degli aizzatori, segno, questo, che la situazione è ormai insopportabile. Durante la processione, che ha toccato nel massimo del rispetto e silenzio le vie più a rischio del quartiere, i pacifici manifestanti hanno anche ricevuto insulti dagli immigrati africani, ma i membri del comitato spontaneo di zona non hanno replicato.
Una simile iniziativa, una fiaccolata, si terrà nei prossimi giorni in via Artom, dalla parte opposta della città, a Mirafiori, segno evidente che le periferie versano in una situazione di criticità ed appaiono come abbandonate a loro stesse. Questo mentre dal primo novembre, in barba agli sprechi, tutto il centro è illuminato con le lucine dell’ennesimo Natale che i residenti delle zone suddette dovranno passare abbarbicati in casa, avendo paura di scendere a fare una passeggiata. Le ronde, l’autodifesa, è quanto resta a persone che si sentono sotto ostaggio della micro-e non solo-criminalità.
