Elzeviro Informazione indipendente
La notizia è stata diramata direttamente dal ministro dell’Interno: il titolare del Viminale ha infatti anticipato tutti i reporter per questo caso ad altissima priorità che da tre anni e mezzo procede a marce forzate con l’indispensabile ausilio della tecnologia. E’ proprio il DNA ad aver incastrato il killer.
L’assassino sarebbe sposato e con tre figli, dovrebbe avere 44 anni e provenire dal comune di di Clusone in provincia di Bergamo. Dopo tre anni e mezzo dall’efferato omicidio ha una fisionomia l’assassino di Yara, piccola 13enne ballerina di Brembate di Sopra, uccisa barbaramente il 26 novembre 2010. Il vicepremier ha ringraziato tutti «per il lavoro svolto, ognuno con il proprio ruolo».
A tre mesi esatti dalla scomparsa di Yara, il 26 febbraio 2011 venne rinvenuto il cadavere di Yara Gambirasio. Il corpo della tredicenne, scomparsa da casa il 26 novembre 2011, venne trovato nascosto tra la fitta vegetazione di un campo incolto da un uomo che si trovava nella zona per caso. La piccola aveva indosso i resti dei vestiti che aveva la sera della scomparsa.
Yara Gambirasio potrebbe essere stata abbandonata nel campo in cui è stato ritrovato il cadavere la stessa sera della scomparsa. L”ipotesi è stata poi certificata dalle condizioni in cui è stato trovato il cadavere.
Il campo dove venne trovato il corpo di Yara si trova in località Bedeschi a Chignolo d’Isola, al confine con il comune di Madone. La zona è industriale, ci sono molti capannoni, alcuni in costruzione, e il campo, molto esteso, si sviluppa proprio al termine degli edifici. Yara lottò, resistette allo stupro, e se questo le costò la vita, ha permesso oggi di risalire al suo killer, del quale già mesi or sono era stato individuato il padre defunto, del quale era figlio naturale. Le indagini, basate perlopiù sul metodo scientifico, sono state criticate da più parti. Molti personaggi e testate giornalistiche davano ormai per impossibile l’individuazione del killer. Per fortuna la tecnologia ha trionfato.
