GENOVA – Nonostante il silenzio della stampa cittadina dobbiamo constatare, per l’ennesima volta, come la cecità politica, la faziosità di gruppi appartenenti all’area antagonista di estrema sinistra, abbia causato la distruzione della lapide che ricorda le vittime delle foibe sita presso i giardini Cavagnaro a Staglieno.
Se questi “ribelli” pensano di eliminare la verità storica distruggendo le lapidi a Genova, come in altre città italiane, di certo si sbagliano di grosso.
Anzi, nelle coscienze degli uomini liberi, rendono più vivo il ricordo di migliaia e migliaia di cittadini giuliano-dalmati infoibati dalle milizie titine, solo per la colpa di essere italiani. Invitiamo il Sindaco di Genova, Marco Doria, ed il Presidente della Municipalità, entro il 10 febbraio giorno dedicato al “RICORDO”, di riposizionare la lapide, affinché possa ricordare a tutti i genovesi il sacrificio di sangue al quale sono stati ingiustamente, e criminalmente, costretti dalle barbarie marxista.
Se questi “ribelli” pensano di eliminare la verità storica distruggendo le lapidi a Genova, come in altre città italiane, di certo si sbagliano di grosso.
Anzi, nelle coscienze degli uomini liberi, rendono più vivo il ricordo di migliaia e migliaia di cittadini giuliano-dalmati infoibati dalle milizie titine, solo per la colpa di essere italiani. Invitiamo il Sindaco di Genova, Marco Doria, ed il Presidente della Municipalità, entro il 10 febbraio giorno dedicato al “RICORDO”, di riposizionare la lapide, affinché possa ricordare a tutti i genovesi il sacrificio di sangue al quale sono stati ingiustamente, e criminalmente, costretti dalle barbarie marxista.