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La Mugnaia è il personaggio più importante dello Storico Carnevale di Ivrea, l’eroina che è stata elevata a simbolo della libertà della città dall’oppressione del tiranno feudale.
All’epoca del Marchese Raineri di Biandrate, la giovane popolana e sposa Violetta, si oppose con coraggio alle attenzioni del Tiranno che, non contento di opprimere il popolo con vessazioni, tasse e maltrattamenti, aveva imposto alle novelle spose lo Ius Primae Noctis.
Salita al castello la sera, questa giovane sposa promise allo sposo Toniotto che non avrebbe accettato un simile ricatto. Estratto improvvisamente un pugnale dalle vesti, mozzò la testa al tiranno e la mostrò al popolo eporediese dal balcone del castello.
Fu il segno della rivolta, il castello fu preso d’assalto e bruciato ed il popolo giurò che in quel luogo non si sarebbe più costruito nulla.
Ambientata nel medioevo, questa leggenda ha un fondo di storia. Infatti a quell’epoca il fiume Dora Baltea era costellata da numerosi mulini natanti; forse la rivolta eporediese fu motivata dall’aumento delle tasse sul macinato ma il suo ricordo si è tramandato nel tempo attraverso l’immagine della vezzosa Violetta che liberò l’intera città.
La Mugnaia viene presentata il sabato sera d’inizio del carnevale, con la sua uscita dal palazzo comunale e la sua identità è mantenuta segreta sino appunto alla sua presentazione.
L’abito è un vestito da sposa bianco con fascia verde e la mugnaia indossa il tradizionale berretto “frigio” di colore rosso. Sfila per le vie della città a bordo di un cocchio trainato da cavalli.
Diego pdn
