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Luci d’artista per dare i nostri soldi ad artisti stranieri

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TORINO – La città sabauda, come di consueto, si tappezza di “luci d’artista” all’avvicinarsi della stagione invernale.

Il periodo scelto per questa mostra è lunghissimo, va infatti dal primo novembre fino al 12 gennaio del 2014. Il tutto è patrocinato dal Comune di Torino, quindi sponsorizzato dalle nostre gentili tasche, anche se l’ultimo aggiornamento in merito, fatto sul sito ufficiale del Comune, risale al lontano 2009.

Questo la dice lunga sul reale interesse e sulla capacità di gestione che hanno gli alti funzionari circa questa mostra. Luci d’artista è arrivata alla sua sedicesima edizione e viene accolta con il solito entusiasmo di facciata, senza andare ovviamente ad analizzare quelle che sono le conseguenze effettive di una tale manifestazione artistica sulla città.

Lungi da noi fare la parte dei Savonarola censori di turno, vogliamo semplicemente far osservare un fenomeno, che appare innocuo, da tutte le angolazioni possibili. Questa manifestazione artistica ha un costo non indifferente per la città, che, come sappiamo a memoria, naviga da tempo tra gli ultimi posti della classifica del debito pubblico. A questo si deve aggiungere che la strategia fin’ora adottata dalla giunta Fassino è stata quella di far pesare questa matassa debitoria unicamente sulle spalle dei cittadini (aumenti dei costi dei parcheggi, dei biglietti dei pullman, delle multe), senza ovviamente prendere in considerazione l’idea di tagliare qualche fondo dalla politica (per esempio alleggerire certi gettoni “d’oro” di presenza).

In questo contesto le Luci d’artista installate per oltre due mesi ci sembrano un tantino esagerate, senza contare che non danno spazio a giovani e promettenti artisti nostrani, bensì alla cricca dei soliti artisti stranieri contemporanei, i cui nomi vengono selezionati e “garantiti” dalla lobby artistica newyorkese, ormai monopolizzatrice di questo settore.

La domanda è quindi: che utilità può dare una manifestazione artistica ridondante, costosa e che non concede la giusta considerazione agli artisti italiani?

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Di Redazione Elzeviro.eu

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