Guidatori di autobus si lamentano di essere “spiati”

TORINO – Il servizio delle telecamere dei bus e dei tram GTT è molto utile ed aiuta i guidatori a constatare chi sale e chi scende, quando il passeggero si appresta a compiere questa azione, nonché a sollecitare l’intervento delle forze dell’ordine nei sempre più diffusi casi di furto ed infine può aiutare in caso di incidenti o guasti del mezzo pubblico. In tutto ciò, però, capita che le telecamere, gioco forza, tengano conto dell’orario dei conducenti, e delle loro “pause” e sforamenti, spesso irrispettose dei passeggeri paganti. Ad esempio sulle linee pneumatiche la pausa caffé fuori capolinea è un’usanza inveterata.

E’ accaduto che alcuni signori conducenti siano stati sanzionati dall’azienda, in piena sintonia con il contratto e l’accordo sindacale, a causa di queste loro inefficienze, ma i conducenti a perdere qualche ora di retribuzione per un lavoro obbiettivamente non svolto non ci stanno ed invocano lo Statuto dei lavoratori. Il procuratore Guariniello ha aperto (anche su questo) un’inchiesta per vederci chiaro. Chi utilizza i mezzi pubblici quotidianamente ben conosce però i disservizi dell’azienda municipalizzata ed i più liberali tra costoro auspicano una privatizzazione rapida, di modo che l’azienda tenga alfine realmente conto del profitto sul lavoro del conducente, che appare pronto a fare grane sindacali più che ad adempiere puntualmente alla prestazione per la quale è retribuito con il danaro (per ora) pubblico.