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Repubblica esalta l’integrazione di Porta Palazzo

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TORINO- Era un po’ di tempo che Repubblica non deliziava le menti dei suoi lettori con articoli melensi e strappalacrime su favolose storie di integrazione multietnica in improbabili luoghi della città.

Il motivo di tanta attesa è ascrivibile probabilmente al periodo di tensione sorto a seguito degli episodi di violenza verificatisi a Milano, dove non ha proprio trionfato il volemose bene evangelizzato dal giornale di Ezio Mauro, il quale dunque ha preferito tenere il colpo in canna in attesa che il suo bacino d’utenza potesse di nuovo rispondere con un sereno “presente!” alla chiamata delle festività sinistroidi.

Repubblica ha infatti oggi dato ampio spazio con un articolo di una pagina intera sull’Edizione di Torino ad una festa che si terrà la prossima domenica presso Piazza della Repubblica, situata nel quartiere sempre a rischio di Porta Palazzo. La Festa della Repubblica Multietnica, così chiamata forse in onore del neo ministro dell’Integrazione, durerà da mane a sera ed è stata organizzata da alcune associazioni quali Orizzonti in Libertà Onlus e Convergenza delle Culture di Torino, che hanno come fine ultimo l’introduzione dello ius soli in Italia.

Torino d’altronde è un ricettacolo di tali associazioni che, solo di facciata si dichiarano apolitiche, ma che in realtà covano dei precisi piani politici volti a sovvertire l’ordinamento legislativo in materia di immigrazione vigente in Italia. Deplorevole è poi la scelta del luogo per la Festa, dato che Piazza della Repubblica e il quartiere Porta Palazzo rappresentano tutto fuorché quell’agognata Repubblica Multietnica.

Basterebbe già solo fare un giretto attraverso il mercato della Piazza, per scoprire ambulanti immigrati pronti a rivendere merce di dubbia provenienza (probabilmente rubata o contraffatta), o ancora per osservare il traffico di posteggiatori abusivi nelle ore serali insieme a quello di stupefacenti.

C’è chi in tutto ciò vede qualcosa di folkloristico e c’è chi invece vede semplicemente qualcosa di illegale che andrebbe punito.

Per un giorno però possiamo foderarci gli occhi, turarci il naso e tapparci le orecchie, e magari si riuscirà a festeggiare tutti assieme nella Piazza più mediorientale d’Europa.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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