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Gtt non risarcisce le vittime aggredite sul bus

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TORINO – Le ultime escalation di violenza perpetrate sul tram Gtt della linea 4 hanno innescato una reazione da parte del Comune, che tuttavia ci lascia un po’ perplessi.

La situazione riguardante il biglietto del pullman a Torino è più ambigua che mai: su certe linee, non si sa in base a quale criterio, i controllori sono fissi, mentre su altre (che ad oggi rappresentano oltre il 60%) si possono osservare i “controllori una tantum“, ovvero quelli che se salgono io, senza biglietto, scendo.

A complicare ulteriormente la situazione si è insinuato l’aumento indiscriminato del prezzo del biglietto, passato da 0,90 cent. ad 1,50 euro nel giro di pochissimi anni, con l’aggravante della possibilità concessa di fare il biglietto a bordo, ma alla bellezza di 2,50 euro. Sta di fatto che a queste condizioni pochi hanno voglia di regolarizzare il proprio viaggio, chi per furbizia, chi per pigrizia, chi invece per povertà effettiva.

Dopo un anno e mezzo in cui i controllori hanno subito le angherie dei “portoghesi“, ecco che finalmente arriva l’illuminante proposta da Palazzo Civico, in particolare nella persona di Claudio Lubatti, assessore ai Trasporti e non nuovo a questo tipo di trovate. Il nuovo “piano di sicurezza a bordo” prevederà la presenza di un agente di polizia che dovrà tutelare l’incolumità del controllore sulle linee ritenute più calde.

Bella trovata! Peccato che così facendo vengono tolti uomini preziosi alle forze di sicurezza per probabili eventi ben più gravi, oltre alla dubbia volontà di tali agenti di calarsi nei panni del bodyguard da tram. Ma è incredibile come a nessuno venga in mente di adottare il sistema logico, semplice e razionale utilizzato nel maggior parte dei paesi d’Europa? Possibile che l’obnubilamento del Comune di Torino abbia raggiunto livelli simili?

E’ uso infatti in molti Paesi, dotati di consigli comunali ben più lungimiranti, fare in modo che i passeggeri possano entrare solo dalla porta del conducente, il quale, o chi per esso, sarà pronto a raccogliere i biglietti o a farli sul posto direttamente a chi sale. Chi non è in possesso del biglietto e dei soldi per poterlo acquistare non sale ed il gioco è bello che finito.

Segnali di lacune intellettive non arrivano solo dal Comune, anche Gtt non può essere da meno: i poveretti aggrediti su tram e bus Gtt non saranno risarciti dall’azienda.

Ennesima prova di quanto l’azienda sia lontana dai cittadini e non abbia nessun interesse a tutelare i medesimi.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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