Home / L'Elzeviro / Weinstein, Brizzi…quando una donna sta dalla parte degli uomini

Weinstein, Brizzi…quando una donna sta dalla parte degli uomini

Condividi quest'articolo su -->

Nelle ultime settimane, a parte la disfatta dell’Italia contro la Svezia che ne ha pregiudicato l’accesso ai Mondiali 2018, i quotidiani e la carta stampata tutta non hanno fatto altro che riportare, in serie e a volte anche in maniera un poco maldestra, le vicende degli abusi (o “presunti tali”) che molto donne hanno subìto nel tentativo di sfondare nel mondo dello spettacolo.

Produttori, registi, agenti, fonici, autori….nessuno si è salvato da un processo mediatico che rischia di trasformarsi solo in una grande trovata pubblicitaria a favore di un numero di persone di sesso femminile che non sapendo come sbarcare il lunario hanno contattato programmi televisivi e giornali raccontando vicende nefaste ai danni della propria moralità.

So che non dovrei usare la prima persona, dovrei scrivere ” a parere di chi scrive”, sono consapevole che le regole di una buona scrittura lo impongono, ma oggi desidero infrangere questa regola e parlare non come una persona a cui piace scrivere ma come una donna.

Ho quarantuno anni ben portati, mi piace la moda ed i vezzi femminili ad essa connessi, è insita in me una buona dose di vanità che ritengo un pregio e non un difetto. Ho lavorato per molti anni in ambienti maschili. Mi occupavo di formazione per medici e notai, mi spostavo spesso in varie città, frequentavo alberghi e ristoranti di livello. Nessuno, in molti anni di lavoro, ha mai pensato di importunarmi, di azzardare comportamenti che potessero essere definiti disdicevoli. I molti uomini che ho avuto il piacere di conoscere sono sempre stati educati, rispettosi. Senza dubbio un qualche complimento mi è stato rivolto perchè è insita nella natura maschile essere galante nei confronti di una donna. Il lavoro che ho svolto per diverse aziende me lo sono guadagnato con il sacrificio, l’impegno, l’educazione. Nessuno mi ha regalato nulla. Per carità, non sono certo una Santa Maria Goretti, ma mi sento di definirmi una donna perbene.

E qui si insinua il mio dubbio: queste donne che oggi denunciano quanto avvenuto tanti, troppi anni fa perchè lo fanno ora, in televisione, davanti alla telecamere a volto coperto, rilasciano interviste in cui narrano di episodi scabrosi avvenuti in camere di hotel cinque stelle? Perchè non si sono rivolte alle Autorità Costituite quando era il momento? Perchè si sono recate in loft con vasche Jacuzzi a fare un provino peraltro nemmeno accompagnate da un agente, un amico, un fratello? Io una mia opinione ce l’ho.

Queste donne desiderano sopra ogni altra cosa diventare famose. La televisione ne è piena: donne che arrivano dal nulla, senza particolari capacità e nel giro di qualche anno ottengono denaro, fama, successo. Lo sapeva bene Gabriele Muccino nel suo “Ricordati di me” in cui descrive, con grande lucidità, la voglia di far carriera di Valentina. Perchè arrivare in televisione ( e poi chissà, sul grande schermo) significa avere grandi quantità di denaro da maneggiare, potersi permettere vacanze in barca, abiti firmati, macchine di lusso. Un vita, apparentemente, dorata. In un mondo in cui la fatica ed il merito si sono persi per strada, questa è senza dubbio la via più breve.

E allora proviamo con Brizzi, proviamo con Spacey, proviamo con Tornatore, proviamo con Weinstein. Qualcuno, prima o poi, aprirà quella porta che immette nel paese dei balocchi. E se qualcosa va storto, perchè non tutte siamo in grado di ballare, cantare, recitare allora ci inventeremo che questi uomini si sono spinti oltre, che hanno preteso qualcosa di più di un semplice impegno nella recitazione, nel canto o nel ballo. E noi abbiamo detto no, ecco perchè le nostre carriere non sono decollate e siamo rimaste al punto di partenza.

Senza dubbio ci sono donne che hanno subito avances, non voglio e non posso fare di tutta un’erba un fascio, ma da qui a mettere al rogo ogni uomo non ci sto. Esistono molti uomini perbene che per aver detto un no ad una donna si sono ritrovati ad essere carnefici di una qualsivoglia violenza, uomini che non sono scesi a nessun compromesso e sono stati tacciati di essere dei vigliacchi, uomini minacciati da donne ossessive che pensavano di essere onnipotenti in virtù del loro sesso.

Per una volta da donna io sto con gli uomini.

 

 

Condividi quest'articolo su -->

Di Redazione Elzeviro.eu

--> Redazione

Cerca ancora

Normativa sul Green Pass: quando la certezza del diritto va a farsi benedire

E` caos tamponi e green pass: milioni di cittadini lasciati a sé stessi Da sempre …