Ha ricevuto giusta eco nazionale ed europea la vicenda del suicidio di David Rossi, il dirigente del Monte dei Paschi di Siena gettatosi dalla finestra del suo ufficio che dava sul cortile interno della Banca al centro del ciclone finanziario e politico che si sta verificando. Un ulteriore elemento però potrebbe alzare un po’ di nebbia sulla vicenda, facilitando il lavoro delle forze dell?ordine. Una telecamere ha infatti ripreso il drammatico suicidio di Rossi, che probabilmente non è morto sul colpo. Questo dato dovrà comunque stabilirlo l?autopsia. Il corpo del dirigente Mps, come da filmato, resta a terra per circa 20 minuti, fino all?arrivo di un uomo che si avvicina a Rossi e poi si allontana: forse si tratta della stessa persona che ha chiamato i soccorsi.
Ma la vicenda è ben lungi dall’essere chiara. Prima di morire sembra che Rossi abbia avuto una telefonata la quale potrebbe far luce sulle cause del folle gesto. Il nome dell?interlocutore al momento resta tuttavia segreto. Nella vicenda del MontePaschi il dirigente del Monte dei Paschi di Siena non era neanche tra gli indagati, ma la sua abitazione è stata perquisita in connessione con la vicenda. Probabilmente l’inquietudine che ha scatenato il gesto estremo scaturiva dalla fuga di notizie relative allo scandalo legato alla Banca. Il fratello e la cognata di Rossi, interrogati, hanno infatti ammesso che l?uomo negli ultimi tempi era inquieto, ma nulla che facesse presagire a un gesto tanto disperato.
I pm hanno ascoltato anche Alessandro Profumo, presidente della Banca, che ha smentito qualsiasi possibilità di licenziamento nei confronti di Rossi, al quale anzi era stata ribadita la fiducia. Inoltre le condizioni personali del defunto non lasciano pensare ad una situazione economica che potesse, anche in caso di licenziamento, spingere il signor Rossi al suicidio. I pm ipotizzano che Rossi temesse di essere coinvolto in qualche modo nello scandalo, pur non risultando nel registro degli indagati. Evidentemente quest’indagine si ha da unire ed intrecciare a quella che coinvolge l’Istituto di credito, forse ampliandone persino le prospettive. Un biglietto che spiegasse il gesto e le implicazioni nella vicenda di Montepaschi sarebbe una manna dal Cielo per le indagini. Si tratta di una vicenda oscura ed intricata che si pone in al più grande scandalo finanziario della storia della Repubblica. Forse far venire a galla la verità in quest’intrico scomoderà nomi illustri e finora immacolati, come peraltro ha già in parte fatto. L’impressione è però che si sia ancora alla punta dell’iceberg.
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