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Milioni di ? a centinaia sottratti ai militanti

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La Destra è una formazione politica tra le varie che compongono la destra al di là del Pdl. Si tratta dell’unico partito nato da una scissione di An senza fondatori confluiti nel Pdl. Annovera figure di spicco della destra missina prima, e di An poi. Seppur non approdata a Montecitorio o a Palazzo Madama ha ottenuto circa un milione di voti nel 2009 (in un equo sistema elettorale l’ingresso in Parlamento sarebbe stato la norma), vanta diversi consiglieri regionali, provinciali e comunali in giro per la penisola. Questa formazione politica rappresenta senza ombra di dubbio l’erede più diretto dell’Msi e di quella che fu Alleanza nazionale.

Questa premessa è necessaria per comprendere il motivo per cui i rappresentanti di detto partito insistano con giusta caparbia sulla chiarezza che dovrebbe essere fatta da Gianfranco Fini e dai membri della fondazione Alleanza Nazionale, che gestiscono il patrimonio (abbiamo contezza di una cospicua entità immobiliare) dei defunti partiti che portavano la fiamma del “mis” nel simbolo. I mis-sini invocano limpidezza in un contesto più che mai torbido, ove addirittura alcune regalie destinate ad An sono state spostate in paradisi fiscali e fra queste abitazioni sono state affidate a parenti di dubbia condotta (si ricordi il caso Tulliani).

Sulla testata della destra italiana Giornale d’Italia, diretto dal combattivo (e informatizzatissimo) Francesco Storace oggi campeggia l’ennesimo editoriale implorante chiarezza.

Storace sostiene come sia stupefacente il silenzio dei membri della fondazione Alleanza nazionale di fronte alla domanda di trasparenza. L’invettiva dell’ex ministro della Sanità e governatore del Lazio è appassionata e condivisibile, pertanto la riportiamo di seguito:

Eppure vengono dalla nostra stessa storia. Noi non abbiamo il privilegio di far parte della fondazione, non siamo considerati storia di Alleanza nazionale, nonostante tutti conoscano quanto forte sia stato il nostro legame con quel partito. Ne fanno parte però quelli che hanno già deciso di traslocare nella Forza Italia di secondo conio che Berlusconi si appresta a varare. E non se ne vergognano. (Storace si riferisce al suo ex compagno di partito Maurizio Gasparri, ndR). Costoro amministreranno il patrimonio rappresentato dai sacrifici personali di quanti diedero i propri beni al MSI e ad AN.

Perché ne devono decidere la destinazione quanti non credono più alla destra, rifugiandosi nel calderone berlusconiano? Essi sono pro quota anche detentori del simbolo che fu di Alleanza nazionale: a che titolo possono vietarne l’utilizzo a chi vuole ancora usarlo? Non e’ più ammessa la competizione con Forza Italia? A Potenza e’ esplosa una polemica, con tanto di intercettazioni, sul tesoretto della fondazione, centinaia di milioni di euro tra contanti e beni immobili. Un mercato indegno, con promesse di lasciti. Non ho letto un solo comunicato del consiglio di amministrazione. Neppure per annunciare di costituirsi parte civile in caso di processo. Ho chiesto anche la pubblicazione online di ogni euro speso dall’istituzione della fondazione ad oggi, in omaggio ai principi di verità e trasparenza che di AN erano cardine. Nemmeno una parola. A tacere sono ancora quelli che applaudivano Almirante quando inneggiava ai “carabinieri missini”. Che cosa avete da nascondere?

Per quanto deve andare avanti questa commedia? Chi impedisce di usare quelle risorse per le loro finalità? Se non si risponde alle domande su come vengono utilizzati quei soldi, è evidente che ci deve essere qualcosa che non quadra. Qualche sapientone se ne esce ogni tanto dicendo che i beni vanno dati allo Stato. Niente di più sbagliato, non stiamo parlando di patrimoni mafiosi, si deve solo vergognare chi parla così del sacrificio di tante persone che si sono privati dei loro averi per la buona battaglia. Sabato a Orvieto daremo un’indicazione di prima finalizzazione di quelle risorse. E non intendiamo fermarci.”

Chi scrive pensa che i vari Fini e Gasparri abbiano paura di indicare le proprietà immobiliari della fondazione, con il rischio che i giovani di destra le vadano (giustamente) ad occupare. Magari a scopo abitativo, non certo conferendole a parenti e amici.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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