COMMENTO AL CAMPIONATO
Dietro la Juve vincitrice sul Bologna qualcosa si muove. Il Napoli stende il Parma e si prepara alla grande sfida di sabato, mentre la Lazio va a vincere in casa dell’Udinese e scalda i motori in vista del derby. L’Inter vince senza convincere contro la Fiorentina mentre il Genoa vince contro il Chievo e supera i cugini reduci da un pareggio con il Cagliari. La Roma si riprende andando a segno quattro volte contro il Frosinone. Pari senza grandi sussulti tra Atalanta e Torino. Stasera Spal- Sassuolo per l’alta classifica e Empoli-Milan.
Un verdetto già scritto
In un campionato mai così noioso come questo con lo scudetto già assegnato e con i soli giochi per la Champion’s in grado di infondere un residuale interesse, ci possiamo soltanto appassionare per i movimenti dietro le spalle degli eterni primi.
La situazione non è certo delle più allegre, con il dominio di una squadra su tutte da quasi dieci anni e con un divario tra le prime e le ultime di quasi due categorie, non ci sono e non ci saranno mai situazioni di particolare interesse su cui soffermare le attenzioni del popolo italico già ampiamente defraudato dalla spartizione della torta tra due emittenti. Un campionato quasi da terzo mondo: questo è il panorama a cui ormai siamo da troppo tempo abituati, con una Nazionale che da questo ne ha tratto un enorme”vantaggio”: esclusi dal mondiale, retrocessi nel ranking a livelli infimi e senza uno straccio di prospettive. Comunque nel grigiore generale almeno possiamo consolarci con i ribaltoni di quanto i soliti immarcescibili soloni del calcio avevano sentenziato dall’alto della loro arci solita nequizia pallonara.
La Lazio
invisa ai media sta contendendo al Napoli la palma di migliore squadra dietro la dittatura bianconera. E lo fa non grazie alla sua dirigenza e proprietà ma grazie all’abilità tecnico tattica del Simone sempre più mago e sempre più sapiente dosatore delle sue non illimitate forze. Se il Napoli si ritrova in scia ai primi lo fa anche grazie a difese aperte come angurie come quella del Toro la settimana scorsa e del Parma visto ieri. Discorso diverso per la Lazio, in una sorta di karma ineluttabile, si deve fare un C…così sudando le epiche sette camicie manco fosse ogni volta una finale di Champion’s. Ora tutti incominciano a sostenere che l’organico a disposizione di Simone è finalmente congruo rispetto agli obiettivi che la società si è data a inizio stagione. Non ce la sentiamo di concordare del tutto questa troppo ingenua e ottimistica affermazione perché ieri per esempio l’assenza di Leiva, del Milinkovic a mezzo servizio di questi tempi e di Immobile si è sentita eccome per almeno 45 minuti.
Una scelta questa del turn over effettuata in ottica secondo tempo dove il mister ha mandato in campo il Ciro nazionale e la differenza si è vista eccome. Se la Lazio si ritrova di nuovo nel posto dell’anno scorso deve ringraziare forse il mister più bravo e pragmatico della serie A…e sabato si andrà ad incrociare le armi proprio contro la banda Di Francesco risorta a nuova vita contro il Frosinone, una compagine con tutto il rispetto di almeno una categoria inferiore. Ma la Roma, come si sa, è coccolata e vezzeggiata dalla stampa manco fosse il Real Madrid o il Manchester United, così come vezzeggiati e coccolati sono quelli dell’Inter tornati a vincere e ad entusiasmare quanti tra gli addetti ai lavori si sentivano già orfani dei nerazzurri.
L’Inter
La squadra di Spalletti ha comunque un pregio non da poco: quello di riuscire a raccogliere il guiderdone negli ultimi minuti approfittando, come martedì sera, delle debolezze psicologiche dell’avversario di turno, un avversario come la Fiorentina che comunque fino al goal di D’Ambrosio era riuscita a tenere a freno la squadra padrona di casa. Un opportunismo che fa comunque grande una squadra perché alla fine valgono soltanto i tre punti e…fine della trasmissione… su Sky o Dazn poco importa. Sul…fronte del porto il Genoa inizia a stupire vincendo contro il Chievo grazie anche alla verve realizzativa di Piatek capocannoniere inaspettato. La Samp va invece avanti con maggior prudenza fermandosi a quota 8 e accontentandosi di un solo punto sul campo mai banale di Cagliari.
Continuano invece ad andare a rilento l’Atalanta e il Toro che si dividono la posta e la classifica non eccelsa in un campionato che non si presenta altamente competitivo. I nerazzurri riescono solo a tratti a far vedere il gioco dell’anno scorso, come se qualcosa si fosse improvvisamente rotto nei meccanismi oliati del mago Gasperini. Forse una concausa potrebbe essere trovata a livello psicologico nella eliminazione inaspettata dall’Europa League che forse ha tolto certezze e fiducia nei propri mezzi in chi invece proprio di queste doti aveva fatto tesoro l’anno scorso. Stasera la Spal proverà a fermare il Sassuolo prima che la squadra di De Zerbi diventi effettivamente una grande del campionato mentre il Milan dovrà fare a meno del Pipita in un campo mai facile come quello di Empoli. I rossoneri abbastanza indietro in classifica hanno bisogno di punti come il pane in attesa di recuperare, tardi, la partita con il Genoa.