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Juve lo scudetto è quasi tuo

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COMMENTO AL CAMPIONATO

La Juve pareggia in extremis il derby e mantiene la Roma a meno sette: se domenica vince o anche solo pareggia può festeggiare. La Roma fa “strage” dei rossoneri sotterrandoli sotto un perentorio 1-4, mentre il Napoli, favorito come al solito dal calendario, non fatica ad avere ragione del Cagliari. Goleada contro la Sampdoria della Lazio che si assicura così un posto in Europa League. A Udine l’Atalanta non va oltre il pareggio e perde terreno nei confronti dei biancocelesti. Ennesima figuraccia per l’Inter di Pioli sconfitta dal Genoa e ora raggiunta anche dalla Fiorentina che riesce a portare a casa un punto contro il Sassuolo. Tra il Chievo e il Palermo condannato pari e patta con dignità. Colpo di coda dell’Empoli che vince contro i resti di un Bologna con la testa ormai alla prossima stagione. Il Crotone continua a vendere cara la pelle sperando l’insperabile.

Alla fine c’è voluta la solita zampata del Pipita, a lungo ospite non pagante in campo come gli succede ormai da tempo. Ma si sa, i campioni come lui se solo gli lasci dieci centimetri di manovra riescono a farti male anzi malissimo in ogni momento…e il Toro, indipendentemente dall’espulsione di Acquah su Mandzukic, quei centimetri non doveva lasciarglieli. Quando sei in vantaggio a due minuti dal termine piuttosto spari la palla in tribuna o ti metti a fare una sordida melina sbattendotene dei fischi dello stadio…vero Ljajic? Che senso aveva mandare la tua punizione alle stelle quando potevi gestirla con un po’ più di attenzione magari passando il pallone ad un compagno nelle retrovie? Comunque il fallo di Acquah che entra sul pallone e poi solo sullo slancio va ad incocciare la caviglia del croato avversario al massimo poteva essere sanzionato come fallo e non con il giallo. Aspettiamo quindi fiduciosi questa benedetta moviola in campo l’unica in grado di correggere i macro limiti di una classe arbitrale sempre meno in grado di leggere partite…sempre più veloci. e sempre meno…leggibili senza un buon paio di occhiali.

La Roma va a maramaldeggiare in…terra cinese facendo messe di “mandarini” rossoneri anche se fuori stagione. Troppa è sembrata la differenza in campo tra la seconda e la sesta. E poi c’è ancora qualcuno che in preda a ingenue suggestioni da tempo delle mele vorrebbe il diciottenne Donnaruma capitano di tanta e tale squadra alla faccia di quanti macinano calcio da quando lui andava ancora alle elementari. Il ragazzone deve ancora farne di strada prima di ambire ad un tale e simile  onore ammesso, come dice giustamente e saggiamente  il buon Montella, che un portiere possa veramente ricoprire tale ruolo di responsabilità. Ve lo vedete voi il portiere che pianta porta pali e traversa per andare in mezzo al campo a questionare con il signore in giallo mentre il centrale con tanto di guantoni improvvisati lo sostituisce in porta? Sono finiti i tempi di Dino Zoff e stanno per finire pure quelli di Buffon: ora il capitano nel calcio attuale deve svolgere una funzione sempre più operativa e sempre meno simbolica: mala tempora currunt.

Il Napoli, come da copione, vince facile contro il Cagliari mentre la Lazio ne fa di tutti i colori contro la Samp compreso quello di farsi forare per ben tre volte e…meno male che la rete avversaria era stata già gonfiata per sette volte se no sai che dolori? Ora per la banda Inzaghi si è spalancata la porta per l’Europa League per giunta quella diretta senza preliminari perché il Milan a meno undici non può più raggiungere l’aquila. L’Atalanta sembra essersi accontentata del quinto posto perché da un po’ di tempo non sembra giocare più con il piglio di qualche giornata fa…ma va benissimo così: nessuno avrebbe mai neppure scommesso su un simile piazzamento ad inizio stagione. L’Inter di Pioli alla fine tocca il fondo di una stagione fallimentare. questione di testa? Di stimoli? Di approcci sbagliati alle partite? Di sicuro chi come Candreva era andato via dalla Lazio perché desideroso di emozioni forti e di traguardi finalmente ambiziosi si sarà amaramente ricreduto…della serie trapattoniana: mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco e il…gatto in questo caso è ancora fuori libero di scorrazzare felice per i prati del quartiere.

La Fiorentina riesce a fatica a pareggiare con il Sassuolo: qualcuno parla ancora di Europa possibile…ma dove?! Il tranquillo Chievo intanto regala un punticino per la dignità del Palermo ormai retrocesso…a questo punto della stagione cosa puoi pretendere di più? L’Empoli continua a tenere a distanza il Crotone vincendo in casa contro un Bologna sempre più a corto di motivazioni e con i giocatori che ormai avranno già prenotato le vacanze, cosa saggia dal punto di vista commerciale perché prima ti muovi e meno spendi…cosa meno saggia per l’andamento regolare del campionato che rischia di essere falsato.  Continua l’impresa, a questo punto eroica, del Crotone che meriterebbe a questo punto di salvarsi se non altro per lo spirito e l’orgoglio che ci sta mettendo, uno spirito che appunto manca in squadre ben più blasonate.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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