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È ammucchiata per la Champion’s

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COMMENTO AL CAMPIONATO

Vincono tutte le prime in classifica tranne l’Atalanta sconfitta nello scontro diretto con la Lazio. Tra l’ultima delle prime e il resto della truppa ora c’è una cesura di ben cinque punti.

Il Sassuolo si deve accontentare di un punto a Cagliari, pari e un punto a testa nella sfida tra Torino e Fiorentina. Colpaccio dell’Udinese sul campo dello Spezia mentre il Genoa affonda il Crotone ultimo in classifica. 

Le magnifiche sette vincono tutte con l’eccezione dell’Atalanta che subisce ad opera della Lazio la “vendetta” per la recente eliminazione in Coppa Italia. Il Milan va a vincere sul campo del Bologna grazie anche a qualche errorino-aiutino arbitrale e si mantiene due punti sopra i cugini che maramaldeggiano con il Benevento, una squadra discreta quest’ultima ma, non ce ne voglia il buon Filippo,  che a confronto dell’Inter sembra di un’altra categoria. Troppa la differenza in campo per poter anche solo mettere un attimo in discussione un incontro già ampiamente segnato.

La Roma fa un’ottima partita

contro un Verona che all’improvviso sembra aver aperto la diga della sua ex difesa di ferro. I primi tre goal realizzati nei primi minuti erano un fardello troppo pesante per poter anche solo pensare di rimettere le cose in quadro. Anche la Juve va a vincere facile in casa della Samp che con tutta la sua buona volontà non poteva pensare di impensierire quella che continua ad essere considerata una delle squadre più forti d’Europa.

L’unica squadra ad aver faticato più del necessario e che forse sta ancora risentendo della delusione patita nella finale di Super Coppa con la Juve, è stato il Napoli che riesce a vincere con il Parma ma non con la facilità che ci si poteva attendere.

Il Parma appunto sta tutt’ora lottando con i denti per cercare di uscire quanto prima da una situazione che lo vede in penultima posizione un punto solo sopra il Crotone.

La Lazio va invece a Bergamo

e riesce a “vendicare” sportivamente l’eliminazione dalla Coppa Italia patita ad opera della dea in settimana. Buono l’ingresso in campo del neo acquisto Musacchio che ha dovuto sostituire  Patric per l’ennesima leggerezza difensiva che gli è costata il giallo e la squalifica. Resta il dubbio in difesa perché al di là del trio ora titolare, Musacchio, Acerbi e Radu, in attesa di Luiz Felipe che forse rientrerà a fine stagione, non si vedono sostituti all’altezza se non il solito Parolo tuttofare.

Vengono i brividi a pensare di affidare ancora le chiavi del reparto arretrato a giocatori non di categoria come appunto lo spagnolo e l’olandese…poco volante e molto lento. Sul mercato per dare un segnale e per raddrizzare veramente la situazione sarebbe servito e subito un ulteriore innesto di qualità: a dimostrazione di un mercato estivo quanto meno irrazionale e non funzionale ad un progetto tecnico che in una società come la Lazio non dovrebbe mancare.

Per quanto riguarda il resto dei comuni mortali sembra ormai essersi definitivamente arrestata la corsa del Sassuolo che ora si trova a cinque lunghezze dalla dea, così come quella del Verona che, dopo la sconfitta patita ieri a Roma, si ritrova a navigare nella classifica di mezzo in compagnia della Samp sconfitta come detto in casa da una Juve che ancora non sembra aver rinunciato alla chance di acchiappare il suo decimo scudetto di fila.

Più indietro, nella media-bassa classifica, la Fiorentina

che si prende un punto a Torino e si accontenta di continuare a vivacchiare nella zona dei senza infamia e senza lode…meglio di prima quando non molte settimane orsono navigava a contatto con gli scogli della zona pericolosa. Il Toro, meglio che niente, continua ad inanellare pareggi giusto per muovere la classifica ma da qui a dire che i suoi problemi enormi siano in via di risoluzione ce ne vuole.

Bel segnale da parte dell’Udinese che è riuscita a lasciarsi alle spalle la zona in cui sembrava impelagata fino a non poche settimane fa: ventuno punti a più sei dalla zona rischio sembrano un buon margine di sicurezza ma guai ad abbassare la guardia.

Anche il Genoa del solito salva patria Ballardini sembra essersi lasciato alle spalle il suo periodo peggiore con la vittoria sul povero Crotone che tra tutte le squadre sembra quella meno adatta a rimanere nella massima serie.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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