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Juventus campione di…marzo

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Un esempio di servilismo sportivo
Da aspiranti giornalisti quali siamo reputiamo sia un insulto alle vostre intelligenze continuare a ripetere che in Italia è difficile trovare il puro giornalismo, mentre invece è semplicissimo imbattersi in faziosità e ruffianeria. 
Grillo ha sollevato un problema legittimo che però non pervade solo il mondo della politica; sembra strano ma anche lo sport subisce l’assassinio della partigianeria più bieca, ed il calcio è il più fulgido esempio. 
Le squadre italiane hanno ciascuna un diverso peso “politico“, acquisito più che con blasonati trofei con i classici soldoni (quote dei diritti televisivi, sponsor ecc.). E’ inutile ripetere che lo strapotere mediatico di Juventus, Milan, Inter, Roma e Napoli risulta talvolta imbarazzante, come si può notare leggendo tra le pagine della Gazzetta dello Sport, giornale che dovrebbe vantare una tiratura a livello nazionale, ma che invece nello stile ricalca il giornaletto della squadra di provincia. 
In mezzo a questi giochi di potere non possono che venir fuori sentenze da bar dello sport tipiche di un giornalismo di bassissimo livello: tra queste vi è l’abitudine di assegnare lo scudetto ad una squadra in certi periodi dell’anno. 
Oggi ad essere campione d’Italia è la Juventus, e a decretarlo non è stato l’esito finale di un campionato, bensì qualche beota urlante o scrivente in una delle testate di pseudo sport. 
Per onor di cronaca la Juventus comanda la classifica a 9 punti di vantaggio sulla seconda, il Napoli, e ad 11 sulla terza, il Milan, ma mancano ancora ben 10 giornate di campionato, cui si devono sommare i gravosi impegni di coppa per la Juventus, ai quali Milan e Napoli non devono più assolvere. 
Non dimentichiamo inoltre che molti scudetti sono stati vinti in rimonta: nel 1998/1999 la Lazio si fece rimontare 7 punti in 6 partite dal Milan, mentre l’anno successivo la Lazio ne recuperò proprio 9 alla Juventus in sole 8 partite. 
Ma d’altronde l’ignoranza regna sovrana in chi si improvvisa giornalista sportivo.
 In Inghilterra Mancini, allenatore del Manchester City, ha detto che la partita scudetto è ancora aperta e la sua squadra si trova a ben 12 lunghezze dai cugini e rivali di sempre. 
A noi lo sport piace così.
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Di Redazione Elzeviro.eu

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