Home / Guinzaglio / Chiusura dei canili comunali?

Chiusura dei canili comunali?

Condividi quest'articolo su -->

La delibera è la n. 148 approvata il 22 maggio u.s. dalla Giunta capitolina, in sordina, senza che le associazioni animaliste fossero consultate. Prevede che vengano chiusi quattro canili su sei e che il canile storico della capitale “Muratella” venga depotenziato.

La domanda sorge spontanea: dove andranno a finire i cani ed i gatti ospiti di queste strutture? In canili privati, spesso fuori Roma e con orari piuttosto rigidi; due condizioni che rendono molto difficili le adozioni.

Le associazioni, però, guidate dalla senatrice PD Monica Cirinnà, da sempre in prima linea per difendere i diritti dei senza voce, non sono rimaste a guardare. Hanno manifestato davanti al Campidoglio, sede del Comune, ed hanno iniziato un tam-tam mediatico per tenere alta l’attenzione su una situazione che non piace nemmeno agli stessi compagni di partito del Sindaco, Ignazio Marino.

“Marino non ha mantenuto una sola promessa di quelle fatte in campagna elettorale. Si dia una mossa” sono queste le parole della Cirinnà ” I cani appartengono a Roma ed al Sindaco e dunque deve essere suo interesse tutelare il benessere ed i diritti degli animali”.

Ma perchè chiudere quattro canili su sei e depotenziare il canile di “Muratella” che ad oggi ospita circa seicento cani e che ogni anno riesce a concludere numerose adozioni?

Per fare gli interessi dei canili privati” spiega ancora la senatrice PD ” a Muratella riceviamo una cifra forfettaria per ogni cane ospite; pertanto, è nostro interesse far adottare quanto prima possibile i nostri pelosi. Nelle strutture private, invece, vengono stanziati sei euro al giorno per ogni bestiola. Ecco perchè chi gestisce non è interessato alle adozioni. Da noi i cani ed i gatti entrano ed escono; dai canili privati, invece, spesso non ne escono mai”.

E’ questa, dunque, la situazione a Roma. I romani, tra cui sempre di più si annoverano canari e gattari, auspicano una “marcia” indietro del Sindaco che ad oggi si ritrova con una nuova e ulteriore matassa da sbrogliare.

Condividi quest'articolo su -->

Di Gabriele Tebaldi

Classe 1990, giornalista pubblicista, collabora con Elzeviro dal 2011, quando la testata ha preso la conformazione attuale. Laurea e master in ambito di scienze politiche e internazionali. Ha vissuto in Palestina, Costa d'Avorio, Tanzania e Tunisia.

Cerca ancora

Ecco cosa direbbe Papillon, l’orso acrobata

Al centro delle cronache mondiali (per la CNN: l’artista della fuga) prima per aver superato …