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Inter (rotta)

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L’Inter (rotta) ne prende due in casa dal Sassuolo e vede i cugini allontanarsi a più due in classifica. La Juve viene raggiunta dal Toro nel derby della Mole, mentre l’Atalanta perde anche in casa della Fiorentina. Una Lazio incompleta e incerottata si salva a Udine e rimane per ora al sesto posto. 

Questo si è rivelato un turno molto anomalo nel quale le squadre di media bassa classifica sono riuscite a strappare punti preziosi alle prime. Tanto che la stessa Inter si è ritrovata nettamente sconfitta in casa da un Sassuolo che strada facendo si sta dimostrando sempre di più squadra organizzata e tosta.

Tutti a difendersi come i soldati inglesi nel film “Zulù” e poi a ripartire sfruttando gli ampi spazi che inevitabilmente l’Inter ha concesso a loro.  Tanto che già a metà del primo tempo i nero verdi si sono trovati meritatamente in doppio vantaggio.

La squadra di mister Inzaghi ha giocato imponendo il suo gioco e il suo superiore possesso palla con tante conclusioni nella porta avversaria, ma il problema è che se così tante occasioni non danno il fritto che ti aspetti queste rimangono buone solo per le statistiche.

Il Milan da parte sua si fa imporre il pari dalla Salernitana che, nonostante l’ultimo posto in classifica, si batte con i denti e con le unghie dando valore ad un campionato non poi così scontato come si possa credere.

I campani ad un certo punto si sono pure ritrovati in vantaggio e soltanto grazie alla rete di Rebic si sono visti raggiungere sul pari. Se tutte le pericolanti giocassero sempre così assisteremmo sicuramente ad un super campionato.

La Juve prima va in vantaggio, poi subisce l’arrembaggio di un Toro che riesce sì a pareggiare ma che forse avrebbe anche potuto fare qualcosa di più se soltanto ci avesse creduto. Forse un punto in casa degli eterni avversari è parso un traguardo prezioso da serbare fino alla fine per non ritrovarsi per l’ennesima volta con il cerino in mano.

La Lazio prima subisce il solito goal grazie alle altrettanto solite distrazioni di una difesa che sarebbe da rifondare senza se e senza ma. Poi pian piano comincia a macinare il gioco di Sarri e a pareggiare grazie ad un colpo di testa vincente di Felipe Anderson che in fascia si è ritrovato molto più a suo agio che non lì davanti a fare le veci di Immobile.

Rimane il rimpianto di cosa sarebbe potuto succedere se solo la dirigenza laziale si fosse svegliata a gennaio e avesse fatto un mercato almeno decoroso. Ai posteri l’ardua sentenza.

La Roma continua ad andare avanti con la velocità di tartaruga nonostante i rimbrotti di Mourinho sia alla squadra, sia agli arbitri, sia all’umanità intera. Il Verona si è rivelata squadra tutt’altro che sottovalutabile e anche la stessa Lazio ne sa qualcosa.

L’Empoli si concede un turno di distrazione uscendo con le ossa rotte dal campo di Marassi di una Samp che sta cercando in ogni modo di assestarsi in una zona più confortevole lontana dalle sabbie mobili della red zone. Un punticino ciascuno invece per continuare a tenere accesa la fiamma della speranza per il Genoa e il Venezia.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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