La repubblica del Komi, durante l’attuale crisi sanitaria, ha attuato un pericoloso blocco di informazioni. La remota regione Russa, vanta solamente pochi ospedali decrepiti, risalenti all’epoca sovietica. Quando la pandemia iniziava a divampare nella regione, l’autorità locali continuavano a sostenere la totale assenza di casi Covid-19.
La polizia, come riporta il New York Times, ha persino svolto degli interrogatori nei confronti di alcuni giornalisti, “colpevoli” di aver riportato la presenza di alcuni casi nella regione di Komi. É il caso di Pavel Andreev, direttore del 7×7 Komi, un giornale locale.
I medici-untori
I medici russi, a causa della grande pressione per continuare a lavorare, son diventati dei vettori pericolosissimi nell’intera Russia. Il focolaio a Ezhava, zona industriale vicino a Syktyvkar, la capitale di Komi ne è un esempio perfettoIl capo del Rospotrebnadzor, un’agenzia per la protezione della salute e dei consumatori in prima linea nella lotta della Russia contro la pandemia, ha dichiarato lunedì che le istituzioni mediche hanno rappresentato oltre la metà dei 74 “punti caldi” dell’infezione finora identificati in tutto il paese.
I funzionari sanitari regionali di Komi hanno tardivamente riconosciuto l’epidemia di Ezhva. Ma invece di isolare l’ospedale, hanno iniziato a spostare i pazienti che non mostravano sintomi di Covid-19 in un ospedale più grande e meglio attrezzato della capitale, Syktyvkar, e poi in altre strutture, dove hanno diffuso la malattia. In pochi giorni, Komi improvvisamente ebbe centinaia di infezioni da coronavirus, quasi quanto San Pietroburgo.
L’offuscamento tipico della Russia
Non riuscendo a nascondere i numeri, i funzionari della regione sono stati puniti dal Cremilino: il governatore locale e il ministro della salute regionale sono stati prontamente sostituiti. Il nuovo governatore è un epidemiologo, finora ha adottato una politica più trasparente, ma rimane in ogni caso vincolato dalla burocrazia che ha ereditato.
Come riporta The Economist, la Russia vanta un tasso di mortalità inferiore all’ 1%, dato probabilmente fuorviante e sottostimato. La gestione della crisi da parte del Cremilino ricorda un po’ l’offuscamento del disastro nucleare di Chernobyl, che spinse Mikhail Gorbachev, il leader sovietico all’epoca, a lanciare il glasnost , una campagna per una maggiore trasparenza. Putin, che ha iniziato la sua presidenza 20 anni fa coprendo l’affondamento del sottomarino Kursk , è determinato a non ripetere l’ esperimento del glasnost , che contribuì a far crollare l’intero sistema sovietico.