È impossibile stare al passo con i progressi dell’intelligenza artificiale.
Ogni giorno questa nuova branca dell’informatica fa passi da gigante, stupendo sempre di più e lasciando tutti sbalorditi con una sola domanda: fino a che punto si arriverà?
Nei giorni scorsi è stata annunciata una novità di grande impatto tecnologico ed è del tutto firmata made in Italy. I protagonisti della vicenda sono i droni dell’azienda romana TopNetwork e hanno fatto parlare da subito perché la caratteristica che li contraddistingue è il fatto di essere totalmente autonomi. Ciò vuol dire che sono in grado di atterrare e decollare da soli su delle apposite colonnine per ricaricarsi. Non necessitano connessioni con il router e con il Wi-Fi della sezione di comando. Questo è senza dubbio un punto a favore: senza questo collegamento i dati che gli sono stati affidati vengono trattati in maniera più sicura.
Il compito principale di questi droni è quello di rilevare anomalie riguardanti immobili, problemi legati all’ambiente e infrastrutture.
Ciò permetterà un intervento immediato nella zona in questione, perlomeno per quanto riguarda l’elaborazione di dati utili per la risoluzione e l’invio alla base centrale. Indubbiamente, ciò stravolgerà il classico “pronto intervento” (che in realtà pronto non è mai) legato alla chiamata telefonica. Sarà necessario l’invio di un segnale da un dispositivo per ricevere il drone che analizzerà ed elaborerà la soluzione più immediata possibile.
Nonostante questa innovazione sbalorditiva, sono state molte le critiche e le preoccupazioni arrivate in merito.
Come riportato da “La Repubblica”, circa il 42% degli italiani ha il timore che questa digital revolution non porti effetti positivi al lavoro degli operai, anzi. A svelare tutto ciò è uno studio condotto da SWG, una società triestina che realizza ricerche e sondaggi, per la ET, ovvero una multinazionale di contabilità, assistenza legale e fiscale e consulenza. Nonostante il 67% degli imprenditori e dei manager siano totalmente favorevoli ad introdurre nelle aziende robot e nuove tecnologia una grande parte resta scettica.
Ciò che cambierà radicalmente sarà la gestione dei dati e il trattamento delle informazioni legate ai privati ma anche e soprattutto legate agli enti pubblici.
Come molti imprenditori hanno dichiarato, tutto questo sviluppo potrà affermarsi solo ed esclusivamente se la mentalità e il modo di vedere le cose cambierà. L’approccio culturale dovrà essere diverso per poter accogliere questo tipo di rivoluzione, in modo che ciò non spaventi ma crei collaborazione con i nuovi aiutanti digitali.
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