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Quello che dovrebbe esserci nei programmi elettorali, ma non c’è: Intelligenza Artificiale

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Intelligenza Artificiale.

I programmi elettorali dei partiti che correranno per le parlamentari del 4 marzo sono desolanti. Peccato perché nei prossimi cinque anni, che è la durata di una legislatura, il mondo assisterà ad un cambiamento così epocale da sovvertire la concezione stessa di “essere umano”. Parole di Klaus Schwab. Un blogger? Un complottista? No, si tratta “semplicemente” del fondatore e Direttore esecutivo del World Economic Forum. Quel forum che viene organizzato ogni anno a Davos e che raggruppa “solo” le personalità più influenti al mondo nei settori dell’economia, della finanza e dell’industria.

Bladerunner diventa realtà

Ebbene questo signor Schwab, che qualcosina conta nel mondo, cosa intende dire con questa frase sibillina? Lo spiega molto bene all’interno del suo libro “La quarta rivoluzione industriale”, dove appunto illustra come il mondo intero subirà un cambiamento epocale nei prossimi 5/10 anni a causa dell’evoluzione tecnologica. Secondo Schwab, ma non solo secondo lui, ciò che più di ogni altra cosa sovvertirà la struttura sociale e antropologica esistente sarà l’intelligenza artificiale.

Quest’entità che finora ha fatto parte della fantasia umana, rendendo celebri pellicole e manoscritti. Hal 9000 di 2001 Odissea nello Spazio e Roy Batty, il famoso replicante di Bladerunner, sono solo alcuni degli esempi di intelligenza artificiale partorita dalla fantasia umana. Ora tutto questo può diventare realtà, anzi lo è già.

Stati Uniti e Cina vogliono dominare il mercato dell’ Intelligenza Artificiale

Lo dimostra il fatto che Cina e Stati Uniti stanno letteralmente correndo per la conquista della supremazia nel mercato delle intelligenze artificiali. “La competizione tra Stati Uniti e Cina per l’Intelligenza Artificiale sarà come la corsa verso lo spazio degli anni ‘50”, aveva dichiarato Jim Breyer, fondatore di Breyer Capital, in un’intervista uscita sulla CNBC lo scorso novembre 2017. Una competizione che aveva portato la Cina, nel luglio dello scorso anno, a varare un piano nazionale d’investimenti nel settore dell A.I. (Artificial intelligence) per i prossimi 13 anni, ovvero fino al 2030. L’obiettivo è sempre quello, diventare leader nel settore.

Negli Stati Uniti d’altra parte si trova il cuore pulsante dell’high tech, la Silicon Valley, dove colossi come Google, ma anche piccole start-up, sono il motore delle A.I. americane. Inutile elencare tutti gli ambiti ove l’intelligenza artificiale può essere applicata.

Intelligenza Artificiale al posto dell’uomo in ogni ambito

A partire dalla sanità, dove chirurghi robot sono già stati sperimentati con risultati operativi che hanno surclassato i migliori medici in circolazione. L’intelligenza artificiale può poi essere applicata ai trasporti, dove i mezzi diventano mano a mano autonomi rispetto all’uomo (come le auto driverless). Le A.I. possono poi essere applicate in infiniti lavori manuali e non solo. Dalla semplice catena di montagggio fino alla finanza. Lo scorso settembre Bloomberg riportava la storia di un fondo d’investimenti americano, Man Group Plc., che ha usato una A.I. come broker, raddoppiando in pochissimo tempo i profitti del fondo.

Come la storia insegna i salti evolutivi, le rivoluzioni e i cambiamenti non si possono fermare. Ciò significa che bisogna arrivare preparati al momento giusto, perché ogni rivoluzione porta con sé rischi e sofferenze sociali, così come fu per i piccoli artigiani britannici spazzati via dalla Prima Rivoluzione Industriale.

La profezia di Jack Ma

È di questo avviso anche Jack Ma, non proprio un ultimo arrivato, visto che guida Alibaba, colosso cinese dell’e-commerce, secondo solo ad Amazon. Proprio all’ultimo World Economic Forum, Jack Ma ha così detto:“L’intelligenza artificiale e i robot, invece, uccideranno un sacco di posti di lavoro, dato che in futuro le macchine sostituiranno gli umani”, aggiungendo che come la Prima e la Seconda Rivoluzione Industriale hanno portato alle due guerre mondiali, così questa imminente rivoluzione potrebbe portare a un conflitto su scala planetaria. L’ha detto Jack Ma. Non un cospirazionista, non un visionario e nemmeno un sindacalista.

In Italia nessuno ha idea su come gestire le A.I.

Ora, da una parte abbiamo chi ha capito cosa sta per arrivare e se ne sta preoccupando, giustamente. Con la consapevolezza di non avere molto tempo, ma soprattutto che tutto ciò non si può evitare. In Italia, ma il discorso può essere tranquillamente allargato all’Europa, il tema delle A.I. è snobbato con una leggerezza irresponsabile oltre che incomprensibile. Non una menzione su questo in nessuno dei programmi politici di nessun partito candidato per le prossime parlamentari. Non un comizio di un politico di qualunque schieramento sull’argomento.

La Cina, che in Italia è ancora vista come quella dei tempi di Mao, ha un programma governativo specifico sulle A.I. da qua ai prossimi 13 anni. Ma non solo. Lo stesso programma prevede che i migliori cervelli cinesi verranno utilizzati per sviluppare standards, politiche e codici etici, per permettere lo sviluppo delle A.I. senza che questo possa incidere sul lavoro umano. Lungimiranza e programmazione. L’Italia da parte sua si appresta ad affrontare questi cambiamenti con il pareggio di bilancio e quindi senza la possibilità di investire soldi pubblici, e con una classe dirigente assolutamente impreparata.

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