Un panorama al buio

Non è che la nazione vada allo sbando perché manca il governo. Allo sbando l’ha mandata Monti seminando rigore e raccogliendo miseria. Siamo di fronte ad un orrore che pare non avere fine, a scandali intollerabili ed a situazioni tremende per famiglie e piccole imprese. I PM vogliono rendere ineleggibile Berlusconi, come se fosse un corruttore ed uno stupratore di minorenni a tempo pieno, capro espiatorio ed unico responsabile dei guai che sta attraversando l’Italia. Ma non è così. Si deve sollevare il tappeto che ha nascosto e coperto, con rattoppi ed aggiustamenti dell’ultima ora, anni di marciume e di intrallazzi. La sporcizia celata dal tappeto è la stessa che ha aperto una voragine insanabile in tutti i settori della società. 

Il problema non sta  solo nella legge elettorale (che si poteva comunque modificare in poche settimane), ma nella burocrazia strangolante e nel fisco iniquo, nella sottomissione a Bruxelles, nella perdita della sovranità monetaria e fiscale e per estensione dell’identità nazionale. Il voto di opinione non esiste più perché è venuta meno l’opinione stessa. Non si può firmare una cambiale in bianco e dare fiducia a partiti deludenti ed immobili che hanno perso per strada credibilità ed onestà. Non passa giorno senza che si venga a conoscenza di scandali e ruberie perpetrati ai danni del popolo (ultimo venuto a galla ieri sera, della corruzione di un parlamentare). Non bastano le uova a fare la maionese, ci vuole olio, tanto e buono, per amalgamare gli ingredienti base di una salsa compatta, consistente ed appetitosa.