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Una costituzione da cambiare

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Quella che Benigni definisce la più bella del mondo, in realtà è stata scritta sul modello del CLN (come afferma Cossiga nel suo libro “La versione di K“, e ricalca in alcuni articoli quella sovietica del 1936. Con tutti i pesi e contrappesi sui quali si regge, che si possono definire zavorra da buttare a mare, di fatto sta rendendo l’Italia una nave che non può più galleggiare, merce da acquistare debole e ingovernabile: non certo una democrazia intesa nel vero senso del termine. 
Il popolo è nient’affatto sovrano (non può decidere nulla) e la repubblica non è fondata sul lavoro, ma sull’alta finanza, che impedisce di fatto sia al Capo dello stato e sia al premier di esercitare in pieno la loro funzione. Ci sono voluti 100 anni per sostituire la costituzione promulgata da Carlo Alberto il 04/03/1848, nota come “statuto Albertino”, quindi per quella repubblicana andata in vigore il 01/01/1948 bisogna ancora aspettare che il popolo si decida a dare il via ad un movimento di riscossa nazionale per “risorgere” e per riappropriarsi dell’indipendenza che gli è stata tolta da una classe dirigente collusa con coloro che detengono il potere del denaro. 
Purtroppo, malgrado tutti gli avvenimenti storici e politici che si sono susseguiti, c’è ancora una forma diffusa e sotterranea di sudditanza che pervade la mente degli Italiani, un popolo accomodante che tende ad arrangiarsi e non trova dentro di sé la forza di ribellarsi ai soprusi. Mugugnare, si ribadisce, non serve a nulla. Con una costituzione che non permette nemmeno ad un premier di revocare i suoi ministri (caso unico al mondo), non si può parlare di cambiamento.
Scandali e ruberie, decreti e disegni legge, fiducie e sfiducie in parlamento procrastinano solo nel tempo malgoverni e malesseri generali nella popolazione. Senza un esecutivo forte in grado di cambiare la costituzione (come fece De Gaulle in tre mesi) e capace di opporsi allo strapotere dei magistrati e dell’alta finanza, non si raggiungerà mai alcun obiettivo degno di un popolo moderno e civile.
Mov.Naa
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Di Redazione Elzeviro.eu

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