ECCO FINI NELLA SUA VESTE DEMOCRISTIANA, DALLA QUALE RECLAMA ANCHE GLI ONORI DI AVER FATTO CADERE BERLUSCONI.
Per Fini “la vera e unica novita? politica di questa campagna elettorale e? il nostro rassemblement di riformatori di destra, centro e sinistra“. Quest?ultima, osserva il leader di Fli riferendosi soprattutto elle elezioni in Lombardia e alla scelta di sostenere Albertini, “non puo? pensare che noi facciamo unicamente cio? che interessa alla sinistra. Abbiamo il dovere di una corsa autonoma”.
Insiste Fini: “Monti esprime una vocazione maggioritaria, compete per vincere e non per impedire a Bersani di governare sfilandogli la possibilita? di avere la maggioranza al Senato. L?unica novita? rispetto alle sfide del passato e? proprio questa coalizione di cui faccio parte, una sintesi di culture politiche di destra, sinistra e centro tenuta assieme non dal libro dei sogni ma da un?agenda riformatrice per il Paese”. Per Fini “bisogna abituarsi ad una logica bipolare nuova, non piu? muscolare e distruttiva. Ci sono le divisioni programmatiche ma anche i valori unificanti.
La categoria dei riformisti non trova spazio su un solo versante. Penso al mercato del lavoro. Ichino e Cazzola hanno espresso posizioni analoghe”. Gli “interlocutori”, aggiunge, “sono quelli che si riconoscono nell?agenda riformatrice. Noi ragioniamo con i liberali del Pd e con quelli del Pdl“. Probabilita? di un Silvio Berlusconi presidente della Repubblica? Sono pari a “zero“, conclude Fini.
(AGI) .