“Non ho forzato nessuno a entrare nel centrodestra, non trattengo con la forza nessuno. Di certo c’è che se tiro la riga, dopo due anni di sacrifici noi abbiamo un bilancio molto in attivo”.
Questo lo dice Alfano di fronte alla per lui trascurabile uscita di Quagliarello da NCD, di cui è coordinatore nazionale.
Notare la retorica in una frasetta becera di tal fatta: il ministro dell’interno parla disinvoltamente di “centrodestra” per riferirsi al NCD “nuovo centrodestra”, il partitello stampella di Renzi che, di ispirazione democristiana, sostiene per le poltrone un governo che ha portato ad abolire il Senato, alle nozze (e presto adozioni) omosessuali, nonché alla cittadinanza all’acqua di rose.
Parla di grandi sacrifici, Alfano. Ci si chiede se si riferisca ai sacrifici contro la propria coscienza e morale, ammesso che ve ne sia di residua, ci si risponde senza dubbi che tali presunti sacrifici sarebbero comunque tutti ben giustificati dall’attaccamento alla cadrega.