Concetto semplice e chiaro.
Se sei fermamente in disaccordo, ma voti comunque qualcosa su cui è stata posta la questione di fiducia non sei un onorevole: sei un parassita attaccato alla poltrona. Ed hai un bell’urlare nelle squallide tribune elettorali televisive. Sei un pagliaccio, poi, quando ti definisci “responsabile”, perchè l’alternativa è un salto nel buio. Ti diamo una notizia: siamo, invero, nel baratro del terzo governo non indicato da alcun elettore.
Siamo nel baratro e voi siete così adagiati nel buio da non distinguervi per nulla. Siete economicamente più agiati degli italiani in crisi, ma siete voi stessi la crisi: senza palle, senza idee, con solo marcescente vecchiaia pseudopoliticante sulle curve spalle ed una vita senza capacità concrete, salvo quella di giocare con le vite dei cittadini passando gli anni a darvi un’aria da professionisti della politica, che peraltro non siete: sciatte zecche degli scranni più alti.
Ancora più chiaro: per te è più importante il tuo flaccido culo rispetto al paese che ti mantiene con lauta pensione e stipendio immorale. Insomma sei una merda ipocrita che si mimetizza così bene nel nostro beneamato Parlamento.