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Berlusconi: la liberazione di un condannato fin troppo libero

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Il termine della pena di Berlusconi è stato anticipato di 45 giorni rispetto alla scadenza naturale.

Che la condanna fosse discutibile, è vero. Che però Berlusconi sia stato condannato a 4 anni di carcere, è altrettanto vero, e la condanna era per evasione fiscale. Un reato che fa ridere per quanto hanno accusato il premier: soldi che, come quantità, probabilmente elargisce come paghetta a figli o nipoti. Eppure la condanna è stata emessa. E qui viene in evidenza lo schifo della giustizia italiana, del quale lo stesso ex premier ha delle serie responsabilità. 4 anni di galera, di cui tre indultati ed uno in cui va fare pubbliche relazioni presso una casa di cura. Casa di cura e riposo dove il lavoro non è abbietto come ci si può immaginare, e i vecchietti godono dell’illustre compagnia di un uomo della loro stessa età, che perlomeno, ha fatto un bagno di umiltà.

Non può però essere un bagno di umiltà la pena corrispondente ad una condanna di quattro anni di carcere e interdizione dai pubblici uffici. In qualsiasi altro paese europeo o occidentale, con una condanna del genere dietro le sbarre ci si finisce sul serio. In un paese dove la giustizia è bene amministrata, comunque, i giudici sono eletti e non di carriera, e nonostante ciò prendono il loro ufficio con dedizione e al netto di idealismi negletti che serpeggiano tra le procure, dove le correnti politiche sono più forti che nel partito democatico (parola di Renzi).

La notizia di oggi, ridicola per come viene riportata dai media, è che il giudice di sorveglianza ha concesso la liberazione anticipata a Berlusconi, che non dovrà più recarsi presso la casa di cura dall’8 marzo, con uno sconto di pena di 45 giorni rispetto alla scadenza naturale della stessa, e nonostante il parere contrario della procura.
Liberazione? Ma se in Italia non si muove nulla senza che Berlusconi voglia! E’ ancora il plenipotenziario del terzo partito d’Italia dopo Pd e Cinque stelle (in calo); fa tutti i giorni dichiarazioni politiche, senza l’assillo del Parlamento, che comunque disertava sistematicamente… allora di che liberazione si parla? Berlusconi sarà anche “libero” dall’8 marzo, ma le testate giornalistiche che parlano di “liberazione” concessa finalmente all’ex premier, non sono di certo libere.
freddie

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Di Redazione Elzeviro.eu

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