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I Marò sono stati dimenticati

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Nessuno si occupa più di loro, anche i giornalisti li hanno condannati all’oblio, come se l’opinione pubblica fosse costretta a scordarli definitivamente. Ci tengono informati quotidianamente sugli sbarchi nel canale di Sicilia (sottolineando i salvataggi compiuti dalla Marina militare, senza un accenno alla paccata di soldi che i cittadini devono sborsare per loro), ci tengono al corrente delle vendette nella striscia di Gaza tra israeliani e palestinesi, ma soprattutto stanno appresso alle difficoltà che incontra Renzi per portare a termine la riforma del senato.

I Maro’ sono in India dal 5/2/12, e benché si siano alternati ben tre governi (Monti, Letta e Renzi) con i loro rispettivi ministri degli esteri, nulla è cambiato sul futuro di questi due fucilieri di marina della S.Marco, militari inviati a proteggere una nave civile in acque soggette ad attacchi di piarteria. Sul processo (dopo ben 27 rinvii) è calato il buio più assoluto, s’è solo saputo che il ricorso era stato accettato e che i Marò sarebbero stati giudicati dalla polizia indiana antiterrorismo e non più dalla giustizia ordinaria (27/3/14). Poi niente fino al 2/6/14, quando Massimiliano La Torre e Salvatore Girone (dall’ambasciata di Nuova Delhi) sono stati collegati alla sala del mappamondo della camera. nelle orecchie ci è rimasto il discorso di Girone, che s’è lamentato con durezza: “Noi abbiamo ubbedito a degli ordini, sono passati più di due anni e siamo ancora qui“, ma anche le sue parole sono cadute nel vuoto.

A farla breve, non si conoscono nemmeno i capi d’accusa che pendono sulle teste dei nostri militari, ma solamente che dopo 10 anni è ritornata al potere in India la destra nazionalista (11/5/14). la diplomazia internazionale viene prima di tutto, si antepone alla vita di due uomini costretti a stare lontani dalle loro famiglie. La realtà è che nessuno muove un dito perché vengano liberati, quindi non ci resta da fare che un’amara considearzione: “Una nazione che non ha rispetto per i suoi militari è senza dignità“.

di Giuseppe Franchi    N.a.a. 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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