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Renzi si sta divertendo un sacco

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In giro per l’Europa, sta incontrando ad uno ad uno i vari capi di stato lasciandosi alle spalle le diatribe Italiane che discutono sul Senato che sta diventando un dopo-lavoro e sulle province ridotte a pro-loco. Giunto a Londra, dove lo attendeva il primo ministro David Cameron, si è subito sentito a suo agio, tanto che già lo chiama familiarmente David. C’è grande convergenza tra i due leaders, benchè uno sia di centro-destra e l’altro di centro-sinistra, ma è chiaro che a “destreggiare” e a distreggiarsi ovunque è il nostro Matteo.

Davanti a Downing Street s’è fatto riprendere dalla TV: l’importante è tener sempre desta e viva l’attenzione sulla sua persona. Pare che incontrerà pure Tony Blair, al quale dicono che assomigli, ma per l’appuntamento con la regina Elisabetta deve ancora aspettare. Chissà se s’è fatto rilasciare l’autografo da Cameron per poterlo mostare agli amici quando – impegni permettendo – farà un salto a Pontassieve (a 10km da Firenze ) dove per il momento risiede ancora sua moglie Agnese e i tre figli.

Era talmente euforico quando parlava (mezzo in italiano e mezzo in inglese) del rilancio dell’economia Italiana, che forse ha dimenticato che l’UK (United Kingdom) come lo chiama lui e che noi traduciamo in Regno Unito di Gran bretagna ed Irlanda del nord, sta in Europa con la sterlina (che svaluta quando è necessario) , non ha firmato il fiscal compact (voltando le spalle al duo ” Merkozy” appiccicato a Monti) e non dipende da Bruxelles né per la politica monetaria e né per quella fiscale.

Speriamo che l’aria di Londra (visto che protrae la visita di un giorno) non diventi fumo e che gli faccia bene alla salute, ricordandogli che si può far parte dell’Europa pur rimanendo uno stato sovrano indipendente. Non importa se il suo governo non durerà fino al 2018. In 40 giorni ha visto da vicino la Merkel, Barroso, Hollande, Barack Obama , David Cameron e chissà poi quanti altri seguiranno. La sua avventura continua , come pure i numerosi annunci che riserva agli italiani. Parole, solo parole. Tante, tantissime, ma i fatti sono un’altra cosa.
Giuseppe Franchi, Naa 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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