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La solita tattica della sinistra

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E’ sempre la stessa. non cambia mai. E’ quella del dialogo all’infinito, dei sorrisini, del logoramento che allontana la gente dalle manovre del “palazzo”. Si avvale non solo del “bosco” con rami lunghi da tagliare col machete per districarsi dal fogliame degli inganni, ma del sottobosco pericoloso fatto di persone che vivono di politica confondendosi con gli altri, infilate nei posti strategici per “strana sorte” e pagate per portare avanti il sistema vigente con giri e sotterfugi .

Si vocifera che la lotta all’evasione non venga fatta per non perdere 10 milioni di voti, o per lo meno così ha scritto in prima pagina “il Fatto quotidiano”. Vero o no, i cittadini gracidano solamente nello stagno, ma alla resa dei conti fanno la fine delle rane. Questo animaletto (prima di essere cucinato) non viene buttato subito nell’acqua bollente, perché con un balzo salterebbe fuori dalla pentola e si salverebbe. Viene posto invece nell’acqua tiepida, non si accorge che si scalda piano piano per raggiungere l’ebolizione, quindi muore.

La sinistra non prende mai la gente di petto, apre infiniti tavoli di dialogo, “compra” i capi dell’opposizione (quando può) e divide il fronte dell’opposizione. Divide et impera dicevano i romani, una tattica che ha sempre dato buoni frutti, tuttora in vigore e non ancora superata.
Giuseppe Franchi, Naa 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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