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Caccia alle streghe: evadono di 7 euro, multati e costretti a chiudere

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La martellante propaganda ha da qualche anno a questa parte creato un vero e proprio clima di caccia alle streghe nei confronti degli “evasori” italiani, ritenuti unici colpevoli della crisi economica. Programmi televisivi (come le Iene e Striscia la Notizia), testate giornalistiche e magistrati hanno messo l’accento il più possibile sulla colpevolezza assoluta degli evasori, senza effettuare tuttavia la giusta analisi del reale danno che questi effettivamente infliggono al Paese.
In questo clima un bar in provincia di Milano, Bresso, diventa il simbolo di questa lotta furiosa e talvolta inutile: l’intervento della Guardia di Finanza ha fatto chiudere l’attività per una settimana e ha condannato i proprietari al pagamento di 2500 euro di multa per “non aver emesso lo scontrino di qualche caffè e due brioches“.
Lungi da noi criticare l’intervento dei nostri finanzieri, un appunto ci viene però da fare a chi ha autorizzato le indagini e la disposizione dell’intervento: perché questo spreco di risorse (costi burocratici, avvio delle indagini, appostamenti e ovviamente successive spese legali) per 7 miseri euro evasi? La prova di forza viene fatta da uno Stato che ha le risorse e la volontà per applicare la sua legge in maniera equa su tutta la popolazione, non in un Paese dove chi è piccolo e indifeso paga quasi sempre per tutti i più ricchi.
Sembra invece che il nostro amato apparato burocratico statale non veda l’ora di far la voce grossa con i deboli, per poi limitarsi a timidi richiami con i più forti. L’evasione è una piaga del Paese ma non La piaga per eccellenza; esistono persone che senza evadere neanche un euro siedono agli scranni del Parlamento senza dare un contributo all’Italia e senza essere stati eletti.
Anzi se vogliamo proprio fare i pignoli l’evasione è una conseguenza della crisi economica, non di certo la sua causa: con i salari al ribasso e le tasse al rialzo, talvolta l’evasione diventa l’unica via per arrivare alla fine del mese! Come la popolazione di Bresso esprimiamo anche noi la nostra solidarietà al bar costretto ad interrompere l’attività per una settimana, con tutte le nefaste conseguenze a livello imprenditoriale in questo periodo di recessione.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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