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Il comico sbruffone

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Dopo la pagliacciata in diretta streaming, Grillo è stato contestato ed aspramente criticato da quattro suoi senatori, che l’hanno accusato di aver perso una buona occasione per illustrare il programma del M5S. Doveva parlare di Europa, di TAV, di F35 ecc, invece s’è lanciato in un’invettiva piena di insulti fine a se stessa.

Se i suoi elettori, che un anno fa l’hanno portato alle stelle continueranno a sostenerlo, lo si vedrà al prossimo turno elettorale. La sua apparente sicurezza l’ha già ampiamente dimostrata in Sardegna, (come ha riferito il medico europarlamentare Susy De Martini nella trasmissione night desk del 19 febbraio) dov’era diventato il numero uno per i consensi ricevuti.

L’aspettavano perché trovasse soluzioni valide e concrete per una regione martoriata da una disoccupazione al 20% e da mille altri problemi, invece ha preferito scappare, fuggire dalla realtà che non perdona, limitandosi a dire che s’è trovato nell’impossibilità di formare una lista. Ha dimostrato di essere solo buono a parlare senza contradditorio, ad attaccare e protestare a 360°.

Gli alberi si giudicano dai frutti, le persone dalle azioni, i grandi uomini dalle opere. Grillo non fa nemmeno più ridere. Finirà sommerso dal polverone che ha sollevato nelle piazze d’Italia e si ritirerà dalla vita politica con tutti i suoi soldi. Non lo rimpiangeremo. Le stelle vere, quelle del cielo, continueranno a brillare lo stesso. 

di Giuseppe Franchi  N.a.a. 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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