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A proposito della bagarre a 5 stelle

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Quei giornalisti, che dicono e scrivono che non ci sono precedenti così violenti nella storia repubblicana, hanno la memoria corta. Nel 1949, quando l’Italia degasperiana firmò il patto atlantico (NATO), il fratello di Pajetta si scagliò contro il parlamento con una forza inaudita. Dossetti votò contro e Gronchi si astenne. Per non parlare della rissa furibonda che scoppiò in aula quando nel 1953 venne approvata la cosidetta “legge truffa“. Molti deputati finirono all’ospedale. Non si trattò solo di paroloni e schiaffoni. In pratica, si era votato a favore di un premio di maggioranza per garantire la governabilità all’alleanza dei partiti che avessero superato il 50% dei voti. Per chi non lo ricordasse, alla DC, PSDI, PLI,PRI, Sudtirol e Partito sardo mancarono solo 57mila voti per raggiungere il fatidico traguardo, mentre al senato arrivarono al 51,9%.

Certo è che il clima tempestoso provocato dai grillini ora, supera l’ondata di maltempo che sta colpendo l’Italia in questi giorni. A scrolloni come l’assalto in aula al banco del governo ed alla Boldrini (costretta a barricarsi nel suo ufficio), all’occupazione delle commissioni ed alla richiesta di impeachment per Napolitano, non si era preparati. Questo parlamento completamente rinnovato, sostituito con giovani forze impetuose preoccupa Napolitano, da sempre abituato a destreggiarsi con i vecchi marpioni che giocavano con i tempi lunghi. La gente, però, sta a guardare dimostrando indifferenza, le statistiche (numeri alla mano) sottolineano che il 46% degli italiani non ha un orientamento politico. Morte le ideologie, ci sono solo più idee che vengono spazzate via con un colpo di vento dall’Europa sovrana dei banchieri.

Giuseppe Franchi 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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