Nelle mani di SERVI cialtroni

L’Italia è allo sfascio e ci viene detto che l’aumento dell’IVA è inevitabile, senza tener conto che il calo dei consumi farà incassare meno soldi allo stato. Nella trasmissione di ” Porta a porta” del 13/6, il ministro dello sviluppo economico Zanonato del PD, che ha alle spalle l’esperienza di sindaco do Padova, è salito in cattedra con autorevolezza per annunciarci che mancano 8 miliardi di euro per mettere in atto ciò che era stato promesso.

Tranquilli, si tratta solo dell’ennesima presa in giro: Berlusconi sta pensando solo ai suoi guai giudiziari ed i TG ed i quotidiani non fanno altro che strombazzare le espulsioni di una leghista e di una grillina, come se il futuro della gente (allo stremo) dipendesse dalla loro permanenza nei relativi partiti. Come se non bastasse, dalla sua torre d’avorio di Francoforte, Draghi osa dire che l’Italia deve proseguire sulla strada del “RISANAMENTO”, anche se la UE riconosce che è uno dei soli 5 paesi rientrati nei parametri di Maastricht (nel 3% tra deficit e PIL ).

Si ha la netta sensazione che chi ” sa fare”, sa ammaestrare, sa governare, se ne stia ben alla larga dalla politica, perchè diversamente la situazione attuale non si spiegherebbe. Se si volesse fare un discorso “in grande” per risparmiare un’ottantina circa di miliardi di euro all’anno sugli interessi passivi, basterebbe una riforma monetaria che permettesse allo stato di stampare in proprio, evitando di “comprarlo” dalle banche per farlo pagare ai cittadini con lacrime e sangue. Ma questa è un’altra storia, o meglio un tabù che nessun politico osa sfiorare (1) , ma che è l’unica alternativa radicale al sistema attuale ormai insostenibile.

(1) O meglio, qualche politico (Berlusconi, Grillo) osa sfiorarlo nei pressi delle votazioni, ma non è mai stata inserta la riforma monetaria e l'uscita dall'euro in un programma serio e condivisibile di governo. Nota di FreddieGiuseppe Franchi, mov. Noi automobilisti