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A 3 mesi dalle elezioni, e dopo un mese di governo Letta, l’unico decreto del consiglio dei ministri (17/5) è stato quello della sospensione dell’IMU sulla 1° casa per tre mesi unitamente alla proroga della cassa integrazione (ma s’è trovato solo un miliardo, che non è sufficiente per tutti ).
Per gli esodati ed i pensionati con poco più di mille euro netti al mese (ai quali è stata bloccata l’indicizzazione) non s’è spesa nemmeno una parola. Per tutto il resto si continua a discutere mentre il tempo passa inesorabilmente lasciando i problemi al palo. Che la politica fiscale in Italia non sia più compito del governo, ma che venga fatta a Bruxelles, ormai l’hanno capito tutti, resta da vedere cosa “porta a casa” Letta dopo aver partecipato al suo primo Consiglio europeo. Nell’attesa , alcuni parlamentari propongono l’inelligibilità di Berlusconi (dopo 20 anni), in base ad una legge del 1957 che si riferiva ai concessionari pubblici TV (da notare che allora c’era un solo canale RAI in bianco e nero e il cavaliere aveva solo 21 anni).
Altra sciocchezza, bocciata anche da Renzi, è l’incandidabilità del movimento di Grillo (perchè non ha uno statuto di partito), ma la Finocchiaro non demorde in nome della trasparenza (dice lei). E’ bene invece che il PD si dia da fare per ottenere consensi dal popolo, non attraverso corbellerie.
Per quanto concerne la legge elettorale, se non si mettono d’accordo su un “porcellinum”, sarà la Corte costituzionale a dire l’Ultima parola. Verrà stabilita una soglia per ottenere il premio di maggioranza oppure si abolirà. Il compito della politica è quello di risolvere i problemi, non di parlarne e basta. In Italia succede l’esatto contrario.
Giuseppe Franchi – Mov. Noi automobilisti (Naa)
