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La Lega stravince e va alla prova di forza con Bruxelles

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Nottata di bagordi per la Lega e il suo Segretario Matteo Salvini dopo l’entusiasmante risultato elettorale che ha consacrato il Carroccio come primo partito in Italia al 32% delle preferenze.

I risultati elettorali delle elezioni europee 2019 hanno così gonfiato tutti i pronostici: boom della Lega (32%), caduta del Movimento 5 Stelle (18%) e sorpresa Fratelli d’Italia (6%). Partito Democratico (22%) e Forza Italia (10%) invece continuano ad occupare una zona ignava della politica, assestandosi sulle rispettive posizioni.

Nonostante la netta vittoria

e il divario allargato rispetto all’alleato di Governo, Salvini promette che l’esecutivo gialloverde proseguirà il suo mandato come da copione e contratto. Una vittoria e una dichiarazione d’intenti che impongono ora al Governo italiano una vera dimostrazione di forza nei confronti di Bruxelles.

Nonostante l’avvio stentato, gli elettori credono fermamente nel progetto economico dell’esecutivo e per questo Salvini e Di Maio da domani non avranno più scuse. I parametri di Maastricht vanno ridiscussi il prima possibile, su tutti il deficit su PIL fissato al 3%. Il Fiscal Compact va eliminato insieme al pareggio di bilancio in Costituzione.

La Banca Centrale europea deve diventare garante dei debiti pubblici sovrani e il Parlamento europeo dovrà assumere la piena funzione legislativa. Ognuno di questi passaggi è fondamentale per portare a termine i punti espressi nel contratto di governo che, altrimenti, resterebbe lettera morta. Le prossime settimane ci diranno quindi se Salvini abbia effettivamente meritato questo plebiscito.

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Di Gabriele Tebaldi

Classe 1990, giornalista pubblicista, collabora con Elzeviro dal 2011, quando la testata ha preso la conformazione attuale. Laurea e master in ambito di scienze politiche e internazionali. Ha vissuto in Palestina, Costa d'Avorio, Tanzania e Tunisia.

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