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La bufala del Corriere sulla torta a forma di Ponte Morandi

Conte taglia una torta a forma di ponte, ma non è il Ponte Morandi

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La bufala sulla torta a forma di Ponte Morandi diffusa da importanti quotidiani d’informazione italiani certifica la tesi che da tempo sosteniamo.

Il vero pericolo per il giornalismo moderno non è dato dalle fake news complottarde diffuse da qualche blog semi sconosciuto. No, il peggior pericolo per l’informazione è rappresentato invece da quei giornali che pur godendo di fama e credibilità diffondono, senza verificare, notizie palesemente false.

La responsabilità dei giornali mainstream e la bufala su Conte

Il buontempone proprietario di blog propagatore di bufale ha infatti una responsabilità limitata: a livello giuridico, in quanto spesso non si tratta di testata giornalistica, ma soprattutto a livello di credibilità. Una notizia diffusa invece con l’etichetta di un giornale di tiratura nazionale avrà invece un impatto ben più profondo, e pericoloso nel caso non dovesse corrispondere a realtà.

Emblematico in tal senso è stata la recente diffusione di una gigantesca fake news che ha avuto come protagonista il Primo Ministro Giuseppe Conte, reo di aver pubblicato una foto nella quale è intento a tagliare una torta. Questo scatto ha attivato subito i principali quotidiani italiani.

Conte taglia davvero una torta a forma di Ponte Morandi?

Verona, Conte taglia la torta a forma di Ponte Morandi. Ed è subito polemica (Corriere della Sera)

La foto di Giuseppe Conte con la torta a forma di ponte di Genova (Il Post)

Conte taglia una torta a forma del ponte Morandi: è polemica sul Governo (Open)

Il titolo tuttora visibile sulle pagine del Corsera

 

Si tratta invero di una sesquipedale fake news. Ci ha dovuto pensare Fincantieri a smentire la notizia diffusa senza opportuna verifica dai giornali italiani, dichiarando in una nota che:

la torta tagliata non rappresentava altro che il logo della propria controllata Fincantieri Infrastructure. Ogni altra chiave di lettura che si vuole dare alla vicenda risulta totalmente priva di fondamento. La società, inoltre, esprime il proprio sdegno per interpretazioni assolutamente strumentali che offuscano il significato dell’evento di ieri, vale a dire la riapertura di un sito produttivo che dà e darà lavoro a chi lo aveva perso.

Nessuna rettifica da parte dei giornali mainstream

Eppure nonostante Fincantieri e la stessa Presidenza del Consiglio abbiano smascherato l’imbarazzante errore dei giornali italiani, da questi non è arrivata la minima rettifica. La notizia è infatti ancora ben visibile sul sito del Corriere della Sera, così come su Il Post.

Open, il giornale di Mentana, interpretando a modo suo il concetto di rettifica, ha semplicemente modificato il titolo dell’articolo. Nel quotidiano nato con la missione di sbufalatore non c’è traccia di mea culpa per questa imbarazzante vicenda.

 

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Di Gabriele Tebaldi

Classe 1990, giornalista pubblicista, collabora con Elzeviro dal 2011, quando la testata ha preso la conformazione attuale. Laurea e master in ambito di scienze politiche e internazionali. Ha vissuto in Palestina, Costa d'Avorio, Tanzania e Tunisia.

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