Durissima la reazione del Ministro della difesa Sergey Sojgu, in seguito all’incidente che ha provocato l’abbattimento di un jet russo nei cieli della Siria.
Secondo quella che sembra ormai essere la ricostruzione ufficiale delle dinamiche, il velivolo sarebbe stato abbattuto per errore dalla contraerea siriana, impegnata a fronteggiare un improvviso e violento attacco missilistico israeliano.
In una telefonata -resa pubblica- all’omologo israeliano, il capo del dicastero della difesa ruteno ha detto: “Consideriamo queste azioni provocatorie di Israele come ostili. Quindici membri del servizio militare russo sono morti a causa delle azioni irresponsabili dell’esercito israeliano… Ci riserviamo il diritto di una risposta adeguata”.
Israele è stato altresì accusato di utilizzare gli aerei russi come scudi per ottenere efficacia dagli attacchi balistici dello stato della stella di Davide.
L’incidente, che è avvenuto nella serata di lunedì 17 settembre è decisamente il più grave caso di fuoco amico tra i due alleati, da quando la Russia è intervenuta in supporto del governo Siriano nel Settembre del 2015.
Il rischio di escalation, a questo punto, segue la dichiarazione congiunta di Turchia, Russia e Siria circa la rinuncia all’offensiva di terra in quel di Idlib, ultima roccaforte di ribelli e membri dell’Isis.