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“Avete bisogno di una moneta sovrana”, ora lo dicono anche a Wall Street

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Talvolta pensiamo ingenuamente che il dibattito sull’euro sia argomento che possa al più infervorare qualche complottista di rete d’assalto. Difficile pensare invece che la messa in discussione della moneta unica venga fatta da chi mastica economia da decenni e ha l’abitudine di passeggiare quotidianamente tra notissimi fondi d’investimento di Wall Street.

Una simile, ed errata credenza, è purtroppo il risultato di anni di propaganda martellante ed ininterrotta che i media europei hanno diffuso a reti unificate.

L’investitore americano che crede nella spesa a deficit

L’Unione europea di Maastricht, dell’euro e del Trattato di Lisbona è e doveva essere il migliore dei mondi possibili. Anzi, il solo mondo possibile. Le alternative? Ridotte al silenzio e condannate all’oblio con il marchio di “complottismo”. Eppure sarebbe sufficiente ogni tanto alzare lo sguardo oltre Bruxelles e scorgere così un mondo di Stati che, stranamente, si sono dati regole economiche diverse dalle nostre. Un universo parallelo dove i Governi hanno la possibilità di spendere a deficit senza paura di infrangere regole sovranazionali e senza il timore di innescare rialzi di spread.

Un mondo possibile, descritto in maniera chiara e nitida da Bill Gross in una recente intervista rilasciata a Bloomberg (uno dei portali d’informazione finanziaria più conosciuti al mondo). Bill Gross è uno dei più importanti investitori americani, uno di quelli capaci di spostare equilibri finanziari di un certo livello. Insomma, un guru della finanza. Gross fa un’analisi piuttosto chiara della politica economica di uno Stato dicendo:

“Perché il Governo non può fare 2 trilioni di deficit se la Federal Reserve comprerà il suo debito, come fanno in Giappone? Non c’è alcun rischio inflazionistico, Vorrei dire a Trump o al prossimo Presidente chiunque esso sia, potrete spendere 2 trilioni di dollari, non c’è nessun problema. La Fed comprerà il debito”.

Lezioni di economia da Stati Uniti e Giappone

Dichiarazioni che dovrebbero far venire i nervi a fior di pelle in Europa, soprattutto a coloro che, a causa delle varie cantilene “ce lo chiede l’Europa” o “abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità”, si sono visti decurtare più della metà della loro ricchezza. Nove anni di austerità per ridurre un debito, che non è diminuito, per poi scoprire da uno dei più autorevoli investitori al mondo che uno Stato può spendere quanto vuole finché la sua banca centrale può comprare il suo debito. Un vero smacco.

In confronto a Stati Uniti, Cina e Giappone (paesi che non si sognerebbero mai di dover chiedere l’autorizzazione per spendere qualche soldo in più per mettere in sicurezza le strade) l’Europa è un cadavere in putrefazione. La teutonica ossessione dei conti in ordine, della paura dell’inflazione ha paralizzato un continente intero, la sua storia e le sue aspirazioni per il futuro.

Da segnalare che nel deserto giornalistico europeo, le dichiarazioni di Bill Gross non sono state rilanciate da Repubblica o Corriere della Sera. Ci ha dovuto pensare Paolo Barnard dal suo profilo Twitter. Un giornalista purgato prima da Report (di cui è stato tra gli altri anche il fondatore) e poi da La7. Giusto per ricordarci i motivi del tracollo dei media italiani.

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Di Gabriele Tebaldi

Classe 1990, giornalista pubblicista, collabora con Elzeviro dal 2011, quando la testata ha preso la conformazione attuale. Laurea e master in ambito di scienze politiche e internazionali. Ha vissuto in Palestina, Costa d'Avorio, Tanzania e Tunisia.

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