Bocciato il doppio forno di Forza Italia

Non è gradito affatto, specialmente nell’Italia settentrionale, un partito che sembra stare all’opposizione per finta strizzando l’occhio a Renzi per le riforme senza prendere posizioni efficaci sugli innumerevoli problemi che gravano sulla schiena degli Itliani impoveriti. FI nel 2009 governava 83 città (sopra i 15mila abitanti), ora sono 41. Sono i numeri che parlano chiaro, è inutile girarci intorno con dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano. Il voto di “appartenenza” non esiste più, l’astensione ha raggiunto il 50,5% e l’economia reale non si muove di un millimetro.

Lo spauracchio dello spread, che ci avevano sventolato sotto il naso (per far fuori Berlusconi) non incide né sul PIL né su altri valori macroeconomici, in quanto è ritornato a 133 punti base (come nell’aprile del 2011), ma la crisi morde la gente nella carne viva più che mai. All’Alitalia si parla di 2200 esuberi strutturali ( che non potranno nemmeno usufruire della cassaintegrazione ), mentre si spendono 7 milioni di euro al mese per la scellerata operazione ” mare nostrum”.

E’ una vergogna, ma scandalizzarsi è diventato un optional in un paese dove anche le suore prendono mazzette. Stando a quanto ha dichiarato il quotidiano “Libero”, tra le tangenti “MOSE” , c’è pure il versamento di 450mila euro ad un convento veneziano perché potesse vincere Orsoni (ora ai domicilari) alle elezioni comunali al posto di Brunetta .

E’ un rospo che devono trangugiare gli abitanti della Serenissima, ma è solo una piccola pedina nel gioco del potere. L’unica cosa certa è che a far scoprire questo scandalo colossale è stata la dama nera di Galan, lady Minutillo.
Anche le segretarie non sono più quelle di una volta. Alzano la cresta e diventano protagoniste di primo piano: siamo solo all’inizio di una telenovela infinita. Giuseppe Franchi Naa