TORINO- E’ successo questa notte intorno all’una e trenta, quando i ragazzi che stanno occupando lo stabile si sono accorti della nuvola di fumo che usciva dalle finestre. L’arrivo dei pompieri non è però servito ad evitare ingenti danni alla Cavallerizza Reale: il magazzino è stato devastato, così come il tetto e alcuni locali.
Secondo la ricostruzione fatta dai pompieri il/i piromani sono entrati nei locali, hanno sfondato il lucchetto della cantina, trovando così i rotoli di carta usati da tovaglie. Una volta presi è stato facile per loro renderli infiammabili e abbandonarli lungo le pareti della sala. L’origine dolosa del misfatto fa molto probabilmente pensare a un ragionato atto di disturbo, vista la recente e controversa storia della Cavalerizza Reale.
L’edificio dal 2009 è stato infatti messo in vendita dal Comune di Torino, che ha seguito senza batter ciglio i tagli imposti dallo Stato e dall’Ue, contribuendo così alla svendita e alla privatizzazione selvaggia del patrimonio artistico e culturale italiano. Proprio come vieta la Costituzione all’articolo 9. Così un gruppo di ragazzi ha deciso di occupare lo spazio, chi per vero impegno civico chi per puro “cazzeggio”, organizzando, più o meno bene, eventi a sfondo culturale per mantenere in vita un così importante e storico edificio cittadino.
Sappiamo inoltre che al momento della messa in vendita già molti aspiranti speculatori si erano interessati all’acquisto del complesso alla cifra di 12 milioni di euro (una vera e propria svendita). L’occupazione ha ovviamente bloccato qualsiasi possibile trattativa e quest’incendio potrebbe rappresentare un atto intimidatorio nei confronti dei ragazzi. Potrebbe, o anche no.
Noi, credendo ancora nell’esistenza di una coscienza umana, “speriamo” si tratti di una vendetta a sfondo personale, un gesto comunque ignobile, ma sicuramente più accettabile di una vera e propria minaccia ritorsiva.