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A Roma non morire, costa troppo

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ROMA – In una riunione concitata del Consiglio comunale è stato approvato il bilancio comunale della città di Roma. Mentre il deficit della capitale fa parlare gli analisti a più riprese di default, ieri notte alle ore tre e mezzo il bilancio è passato. La manovra che l’approva prevede però un aumento delle tasse locali di ben 240 milioni di euro, mentre taglia i servizi erogati per 117 milioni.

Sono aumentate le strisce blu, illegali laddove non sono poste in aree di interesse storico (es. certe periferie o zone collinose senza reperti archeologici nelle vicinanze), è aumentato il pedaggio della Zona a traffico limitato, la tassa rifiuti, che la si alza praticamente ogni anno ininterrottamente. Quello che lascia basiti però è che ci sia spinti fino ad alzare i costi per le CREMAZIONI.

A Roma non morire, perché costa troppo. Intanto gli occupanti delle case popolari, nonostante una mozione di diverso segno dell’opposizione non passata, ancora godono di un diritto di prelazione nell’assegnazione degli alloggi. 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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