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Maggiori diritti e agevolazioni ai Rom: le puttanate di SEL al Comune di Torino

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TORINO – Curto (SEL) vuole maggiori diritti ed agevolazioni per i Rom. Le dichiarazioni di Curto (SEL) durante lo svolgimento del Consiglio Comunale di Torino, sfiorano l’assurdo. Secondo Curto si dovrebbe procedere verso una legge che conferisca maggior diritti ed agevolazioni ai ROM, ça va sans dire, a discapito degli Italiani.

Il consigliere Michele Curto, come si premura di ricordare il rappresentante di Alternativa tricolore Luigi Cortese in una lettera pervenuta alla nostra redazione, è stato eletto per rappresentare i cittadini torinesi, i quali, in questo periodo di forte crisi, certamente non si aspettavano che per i loro rappresentanti le urgenze fossero costituite dall’assistenza prioritaria al popolo ROM. Anche se forse un individuo che si metta a crocettare il simbolo di Sel, di problemi di sorta non ne ha ed ecco spiegata la facile accondiscendenza nel favorire il popolo degli zingari a discapito delle famiglie indigenti italiane. E’ chiaro che lo stesso concetto di nazionalità, per un mondialista convinto, implica il privilegio, e lo stato, la lingua e le tradizioni nulla contano di fronte all’egualitarismo più becero e negletto.

La situazione però è ben diversa dalle speculazioni leniniste del votante medio di Sel, o del suo rappresentante medio: intere famiglie italiane versano infatti in gravi situazioni economiche a causa della perdita del lavoro: famiglie che sono costrette a vivere in automobili perché non riescono a pagare l’affitto, e vengono superate da extracomunitari in tutte le graduatorie. Ecco che però il consigliere Curto ha così a cuore la situazione dei ROM, che di apporto alla città, in termini negativi, ne forniscono in ogni sorta di interazione.

Rivolgendoci direttamente al consigliere vorremmo porgli una domanda: che cosa pensa di raccontare ai suoi elettori, perlomeno a quelli che si dicono di sinistra nel senso più nobile del termine? Sono anni che la politica cittadina sta andando soltanto a favorire gli extracomunitari ed i ROM; per i cittadini torinesi restano solo le tasse da pagare, con le quali, egregio consigliere, viene pagato anche il suo stipendio, e le tasse certamente non vengono pagate dai ROM così cari a lei, che anzi grazie ad esse fruiscono dei servizi base (acqua, luce e gas) che non hanno nemmeno necessità di adoperarsi a rubare.

E’ pregevole, secondi chi scrive, che vi siano dei movimenti quali Alternativa Tricolore che si pongono ancora contro questo ennesimo atto di razzismo all’incontrario. E’ inutile che si facciano i soliti pleonastici (e retorici) appelli alle accuse di xenofobia: la gente è stufa e noi non possiamo che essere dalla parte dei cittadini, cassa di risonanza delle loro lamentele. Tra l’altro accusare qualcuno di xenofobia, com’è in voga in certi ambienti della Torino bene, è uno stupro linguistico di ricercata ignoranza. Come si fa infatti a muovere accuse indignate contro un mero stato d’animo?

Freddie

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Di Redazione Elzeviro.eu

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