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Genova, Doria sotto ricatto del Pd

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Il Sindaco di Genova Marco Doria, vicino a SEL, pur di mantenere lo scranno a Palazzo Tursi cambia strategia e dà il via libera alle privatizzazioni. Infatti Marco Doria sentendo traballare la sua Giunta, e quindi il suo mandato, cede al ricatto del Pd genovese che chiedeva un cambio di rotta, stufo di dover sopportare l’immobilismo e certe linee della Giunta che stonavano con le posizioni del partito.

I democratici di sinistra hanno votato una delibera, a loro parere chiara, con la quale si è deciso la cessione di quote di minoranza di AMIU e la trasformazione di ASTER in una holding, mentre per AMT il discorso è più confuso, si parla di garantire ai genovesi livelli elevati di standard di servizio, quando ancora esistono incertezze irrisolte nel contesto giuridico-economico.

Questa rivoluzione “copernicana” voluta dalla sinistra ed accettata incondizionatamente da Doria, avrà forse un unico vantaggio. Grazie all’entrata in AMIU S. p. A. di un socio industriale, che permetterà investimenti immediati, ci sarà la possibilità che a Genova venga realizzato alfine un inceneritore, con buona pace del M5S, Lista Doria, SEL e FdS da sempre contrari ad un provvedimento del genere e, quindi, costretti per ricatto a votare favorevolmente. Non contento il PD spara sul Sindaco fuoco amico, cioè impone che il padiglione B della Fiera di Genova, nel quale si realizza ogni anno il Salone Nautico, entri a far parte del patrimonio comunale, in pratica si tratta di acquistare il padiglione Jean Nouvel e dare le aree comunali gratis alla Fiera al solo fine di salvare la gestione della Presidente Sara Armella.

Il movimento Alternativa Tricolore, per bocca del suo coordinatore Mario Troviso deduce da ciò che il Sindaco non disponga di una visione di insieme per valorizzare l’area fieristica della Foce, non sapendo come saranno ripartite le spese per la manutenzione del padiglione B con il rischio che il Comune debba farsene carico.

A questo punto la confusione si fa grande e il movimento in questione denuncia una cattiva gestione della macchina comunale. Concedere gratis le aree alla Fiera, accollandosi in più la spesa per il padiglione di Jean Nouvel, senza porsi la domanda del perché gli altri quattro Enti Pubblici azionisti di Fiera non intervengano a salvare il bilancio dell’Ente? Logica deduzione: a rimetterci i soldi dei contribuenti è sempre e solo il Comune. Il prezzo del comando!

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Di Redazione Elzeviro.eu

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