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Truffa milionaria: il metrò di Torino costruito da una ditta senza appalto

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TORINO – Questa volta parliamo della metropolitana non per constatare i malfunzionamenti delle scale mobili, né per evidenziare come molti signori, spesso maghrebini all’aspetto s’infilino nei tornelli dei viaggiatori paganti evadendo il pedaggio. Non ci occupiamo nemmeno dei lavori di manutenzione o di estensione della stessa e dei conseguenti problemi al traffico che sembrano irrisolvibili spesso anche a lavori ultimati. La notizia di oggi è più importante.

La Guardia di Finanza di Vercelli ha fatto venire a galla una truffa da 10 milioni di euro per la realizzazione di opere per la metropolitana di Torino, dopo mesi di indagini sui libri contabili di una società per azioni vercellese che lavora nella realizzazione di opere pubbliche. Ebbene questa società aveva vinto lecitamente (o almeno così si suppone) l’appalto per la costruzione di un tratto del metrò torinese, senonché tale ditta vercellese, tramite un accordo segreto di cui però le prove sono state rinvenute dalle Fiamme Gialle, prestava le proprie certificazioni di idoneità ad una società torinese (che ne era priva) per realizzare importanti infrastrutture, tra cui appunto una tratta della metropolitana autopilotata di Torino. 

In virtù di tale accordo fraudolento la società torinese ha potuto realizzare l?opera  senza avere partecipato alla gara d’appalto e quindi senza i necessari certificati di qualificazione e abilitazione. Tutto ciò  senza che la Pubblica Amministrazione ne fosse a conoscenza. La società vercellese che ha venduto qualcosa che non poteva vendere, ossia la propria certificazione di idoneità, ha presentato fatture false per un totale di 10 milioni di euro, nonostante la società non abbia mai eseguito alcun tipo di lavoro.

La Gtt è stata dunque truffata nella concessione della costruzione della tratta da queste due società delinquenti. Ci si chiede come è possibile che nessuno si sia accorto che un’azienda della città stessa stava eseguendo i lavori, anziché una società di un’altra provincia.

Come se non bastasse la Guardia di Finanza ha altresì accertato che la Pubblica Amministrazione ha dovuto pagare due chilometri e mezzo di barre metalliche e 110 tonnellate circa di resine chimiche speciali mai entrate nel cantiere, per un valore commerciale di 1.250.000 euro, che però è stato già restituito dalle aziende sotto indagine. I quattro responsabili delle due ditte sono stati denunciati per truffa aggravata.Il Gruppo torinese trasporti e la Pubblica amministrazione torinese sono stati truffati in modo egregio e fanno ancora una volta una pessima figura in un caso di rilevanza nazionale, non foss’altro per il valore economico della vicenda stessa.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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