Non è una nozione impartita da un purista della lingua, bensì una mera annotazione per cercare di rendere partecipe il lettore dell’approssimazione decadente con cui ci esprimiamo in un saluto che ha tutto di maleducato: dall’inusitatezza all’invadenza, passando per l’esaltazione della timidezza e del non sapere come esprimersi, per giungere al voler ingraziarsi qualcuno.
Un saluto che si usi dando del lei a chicchessia dovrebbe essere: “buongiorno, buon pomeriggio e buonasera”, a seconda della fascia oraria giornaliera. Non è possibile, stando ai canoni dell’educazione tanto basilare quanto ignorata, adoperare il “salve”, eccezion fatta per il caso che si voglia dare del “tu”; poco importa infatti che lo si dia in latino: sempre del “tu” si tratta.
Quello che però sconcerta maggiormente è il su accennato modo di salutare qualcheduno a costui riferendosi con una perentoria perifrasi “buona serata”, sottinteso “le auguro una”. Anziché buonasera, oppure arrivederla (o -ci volendo dare del “tu”). Il “buona serata” adoperato a mo’ di saluto null’altro è che il confondere un vero saluto, la parola composta e unica “buonasera”, con un augurio che non ha nulla del rivolgere un saluto. Va da sè che il “buona serata” possa essere invece giustamente apposto al termine di un discorso con un argomento che, ad esempio, riguardi i programmi della serata. O della giornata, se ci riferiamo all’altrettanto stuprato “buona giornata”.
Quando ci si rechi dal giornalaio per comprare il giornale, sopratutto in caso di giornata cominciata col piede sbagliato, dopo aver litigato con la partner, essersi tagliati facendosi la barba e sapendo di avere noiose incombenze lavorative imminenti, non è certo facile che il saluto “buona giornata” del venditore allieti il tutto. Né tanto meno il saluto “buona serata” di un estraneo cassiere allorché, di martedì sera, si corra alle 19,29 dentro un supermercato in chiusura per comprare un ultimo pezzo di pane raffermo per una cena che si prospetta fallimentare come lo è stata la giornata.
Buonanotte ai gentili lettori. (Buona nottata?)