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Il raccomandato

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Palermo – Il sottosegretario alla Funzione pubblica, Gianfranco Miccichè, intervistato a La Zanzara ha dichiarato che : “Dalle nostre parti ti chiedono un posto di lavoro ogni secondo, stanno morendo di fame tutti”.

Non ha nascosto nemmeno di avere fatto delle raccomandazioni, ma solo per gente bisognosa.

In Italia sulla raccomandazione, sono cresciute intere generazioni.

Certo un?affermazione del genere è pesante da mandare giù ma, onore al vero, ci vuole un pò di “non ipocrisia” ad ammettere di avere le mani in pasta.

La raccomandazione ha tre attori, un mandante, quello che ti raccomanda, un portatore, quello che è l?oggetto della raccomandazione, ed un esecutore, il soggetto che si piega ad essa e fa il favore al politico.

Dal punto di vista dei debiti, o per meglio dire del bilancio della faccenda, quello che resta legato disperatamente al mandante e all’esecutore è indubbiamente il raccomandato, per tutta la sua vita, a seconda dell?importanza della raccomandazione, sarà costretto da un doppio cordone ombelicale al politico e all’attuatore.

Al politico dovrà dare sempre  il voto, seguirlo nelle political convention, garantirgli il suo voto e quello dei suoi familiari, fare propaganda elettorale; avete mai visto macchine piene di facsimili elettorali? Io si.

Inoltre dovrà ossequiare per sempre il suo “datore di lavoro” andarlo a prendere a casa, magari accompagnarlo a fare la spesa, salutarlo la mattina appena mette piede in ufficio con un “buongiorno Dott., o  Prof.” ; e lui lo saluterà con un inesistente, quasi infastidito “ciao, e il suo cognome?.”

Ma coloro che raccomandano non sono solo i politici, ci sono i Prof.,  di ogni ordine e grado; gli scandali dai nomi famosi all’Università sono risaputi.

I politici però, sono maestri di questa antica arte, credo che a gradi diversi, non se ne salvi quasi nessuno.

Morale della favola, il politico, sa che ogni cosa gli chiede il cittadino, lui la deve fare attendere, desiderare, lui si impegna, ci raccomanda.

Il cittadino sa che per saltare agevolmente certi ostacoli, occorre una mano.

Chi ha l?abilità di trovarla, si sente furbo e fortunato. Chi no, è un semplice sfigato.

Ma siano politici o cattedratici; (occorre ricordare che il Prof. ignorante tenderà a circondarsi di assistenti ignoranti, altrimenti gli fanno le scarpe, e i giovani valenti dovranno trovare, come già succede con la fuga di cervelli, una sistemazione fuori dall’Italia;) il malcostume e la negazione delle capacità individuali resta.

Ora la raccomandazione sta prendendo nuove pieghe, ed investe tutte le fasce e le attività.

Dovendo comprare gli ammortizzatori per la mia moto, il mio meccanico mi consigliò di andare da un rivenditore e presentarmi a nome suo.

Francamente, di presentarmi non mi andava e così chiesi degli ammortizzatori; risultato, impossibili da trovare e se li volevo costano 4 volte in più di quello che poi ho scoperto, era il prezzo di mercato.

Che tristezza?ma questo è il Bel Paese.

Giuseppe Morello

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Di Redazione Elzeviro.eu

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