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La mossa del diavolo

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COMMENTO AL CAMPIONATO

Il Napoli viene fermato sullo 0-0 a Roma dai giallorossi che vengono così raggiunti dal Milan che va a vincere a Bologna. Inter fermata sul pari dalla Juve e da un arbitraggio un po’ casalingo.

L’Atalanta pareggia in casa con una Udinese indomabile. Fiorentina a trazione anteriore vittoriosa in casa del Cagliari. La Lazio sprofonda anche sul campo del Verona e va in ritiro punitivo. Empoli corsaro a Salerno. Il Toro continua la sua rincorsa verso l’alto vincendo di misura sul campo di un Genoa sprofondato nel baratro della retrocessione. Vittoria del Sassuolo con il Venezia. Alla Samp il derby ligure con lo Spezia. 

Il Napoli si deve accontentare di un pari nella battaglia combattuta ieri sera con la Roma all’Olimpico. I giallorossi ci provano a fare la partita ma si salvano in almeno un paio di occasioni. I due allenatori Spalletti e Mou espulsi entrambi. Che sia stata un’autentica battaglia nessun dubbio. Però alla fine i valori sono stati ben fotografati dal risultato finale…il dubbio che il risultato sarebbe stato forse diverso se il Napoli avesse giocato in casa ce lo teniamo ma comunque un punto a testa che non farà piacere ai partenopei che all’improvviso si ritrovano affiancati dal Milan che continua come un rullo compressore la sua marcia trionfale.

Un Milan che, dopo essere andato in doppio vantaggio

si ritrova improvvisamente due goal sul groppone di cui il primo per un autogoal di Ibra. Ma il Milan di quest’anno non demorde e alla fine riesce a portare a casa i tre punti segnando ancora due goal. Ora per il vertice le cose si fanno interessanti. E i rossoneri  potranno approfittarne perché il Napoli, dopo un calendario a dir poco facilitato, d’ora in avanti dovrà incominciare a dimostrare sul serio quanto vale.

L’Inter comincia bene a Torino ma poi la Juve viene letteralmente graziata grazie, scusate il gioco di parole, all’interpretazione postuma del Var che vede un tocco da rigore (ma dove?!) di Dumfries che fa piedino ai danni di Alex Sandro. Se dovessimo sanzionare con il penalty ogni contatto di questo tipo ci sarebbero dieci tiri dal dischetto a partita.

Comunque i bianconeri ringraziano e si aggiudicano il punto…un po’ meno Inzaghi imbufalito con l’arbitro Mariani che inizialmente non concede e con il Var che poi lo rettifica…a nostro giudizio questo non è più calcio ma una discussione infinita ai margini del prato verde.

O il Var lo facciamo operare in automatico e in tempo reale o se no lasciamo perdere, non possiamo ogni volta fermare la partita per due-tre minuti e aspettare in un “meriggiare pallido e assorto”, questo, lo ripetiamo, non è più calcio ma al limite una partita di scacchi.

L’Atalanta si deve accontentare del pari in casa

con l’Udinese e rimane in scia alla zona Champion’s insieme alla Juve e alla Fiorentina che va a maramaldeggiare a Cagliari. Lazio fuori dai giochi e completamente in balia dell’avversario a Verona. Un quattro a uno che la dice lunga sui soliti errori marchiani fatti nel mercato estivo, per la serie mi prendi Sarri per dare una svolta ma poi a livello di acquisti fai il solito gioco delle tre carte, illudendo non solo i tifosi ma anche lo stesso tecnico che si era fidato del presunto progetto tecnico  messo a sua disposizione. Tare avrebbe dovuto essere licenziato per giustificato motivo già da mesi per aver fallito tutto quello che c’era da fallire negli ultimi anni.

Se il nuovo allenatore si ritrova alla fine con calciatori del calibro di Muriqi, Akpa Akpro, Patric, i resti di Leiva, quelli di Radu, più qualche ragazzino di belle e lontane speranze insieme ad una vagonata di gente invendibile e inguardabile sul groppone lo dobbiamo a lui ma anche al presidente che continua imperterrito ad appoggiarsi al peggior direttore sportivo d’Europa.

Ora Sarri si ritrova nella necessità di mandare tutti in ritiro punitivo. Ma, ci chiediamo noi, anche in ritiro come farà a far stillare il sangue dalla stessa rapa…perché, se rapa è, continuerà ad esserlo pure dentro le mura di Formello. Occorrerebbe a gennaio fare la rivoluzione che non è stata colpevolmente fatta questa estate. Ma, si sa, il mercato di riparazione appunto è solo di riparazione e qui l’alunno invece rischia la bocciatura.

Per il resto l’Empoli si toglie dalle secche della retrocessione

mentre il Toro continua pian pianino a recuperare il terreno perduto così come il Sassuolo. La Samp  vince il derby ligure e lascia cugini e cuginetti indietro, una ben magra consolazione che fa della Liguria la regione peggio rappresentata sul campo.

Per il Genoa la prospettiva di andarsene lemme lemme in serie B non è a questo punto poi così lontana. Il cammino per carità è ancora lunghissimo ma la squadra dei grifoni con una sola vittoria e ben cinque sconfitte patite assomiglia sempre di più ad una candidata alla retrocessione. Preziosi si può consolare perché il suo amico Lotito potrebbe presto raggiungerlo nei bassifondi per la serie arcinota del mal comune mezzo gaudio.

 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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